Antropologia e gioco

Copertina anteriore
Liguori, 1994 - 198 pagine
Victor Turner ha definito il gioco supremo bricoleur di costrutti fragili e nel contempo molto potenti. Ciò che lo rende invulnerabile, la sua infantile audacia, sembra essere contagioso per gli stessi antropologi. Quasi che l'accostarsi al tema del gioco abbia il potere di liberare talvolta gli studiosi dell'imperativo di dover aderire in maniera opprimente agli stereotipi di scuola per cui sono andati celebri nella storia degli studi. E' questo, di fatto, il primo volume, almeno in Italia, dedicato interamente al tema del rapporto rapsodico ma fecondo tra l'Antropologia e Gioco, un sondaggio in campo nazionale e internazionale con un excursus che copre più di un secolo. Ma il volume testimonia anche di quella straordinaria capacità dei giochi degli uomini di farsi metafora e modello di forme di vita, di offrire spunti teorici e paragismatici a tutti i campi del sapere (dalla quarta di copertina).

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