Francesco e l'invenzione delle stimmate: una storia per parole e immagini fino a Bonaventura e Giotto

Copertina anteriore
Einaudi, 2010 - 435 pagine
Francesco fu il primo santo ad avere le stimmate. Tuttavia non spese mai una parola su queste ferite, che invece frate Elia aveva constatato sul suo cadavere. Certo Gregorio IX non vi credette, e nella bolla di canonizzazione non ne fece parola, anche se più tardi mutò opinione; una versione ancora differente fu quella di frate Leone, l'amico più caro del santo. Incertezze e discordanze che si rispecchiano nelle tre biografie ufficiali. Originariamente simbolo di un modo di intendere la religione diverso e innovatore rispetto alle tradizioni ecclesiastiche, la figura di Francesco è stata in seguito oggetto di continue e sistematiche revisioni volte a censurarne gli aspetti più rivoluzionari. Di qui la necessità di organizzare una campagna capillare di informazione, affidata a biografie "controllate" appositamente commissionate e distribuite nei conventi con stupefacente efficacia e sistematicità. Infine, la biografia ufficiale di san Bonaventura, per riportare la pace, impose un nuovo Francesco, facendo di lui la figura dolce e un po' stucchevole che oggi siamo abituati a conoscere. Sfuggono al controllo le immagini, che pure avrebbero dovuto subire la stessa censura. Attraverso di esse è quindi possibile recuperare una diversa interpretazione dell'episodio delle stimmate. Incrociando quindi fonti scritte e iconografiche l'autrice riesce a fornire non solo un'inedita lettura della vita del santo, ma anche a recuperare un momento di storia religiosa, culturale e artistica.

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