Il Paradiso ai piedi delle donneEdizioni Mondadori, 17 apr 2012 - 180 pagine La manager si muove con decisione: firma documenti, controlla la mail sul BlackBerry, chiede aggiornamenti, convoca una riunione. Poi si accorge di essere in ritardo: dall'attaccapanni afferra un velo nero e chiama l'autista. Devono sbrigarsi, altrimenti farà tardi. Prima di partire si copre la testa con il velo e dal sedile posteriore dà indicazioni. Non può guidare l'auto che la porterà all'appuntamento: siamo in Arabia Saudita e nonostante diriga un gruppo dal fatturato milionario, Khlood al-Dukheil deve sottostare alle rigide regole del protocollo, che prevede che le donne si mostrino in pubblico solo velate e avvolte da una lunga tunica nera e non possano sedere al volante. Quello con Khlood al-Dukheil è solo uno degli incontri di questo libro: dall'Arabia Saudita allo Yemen, attraversando Egitto, Pakistan, Afghanistan e Marocco, Francesca Caferri, giornalista da sempre attenta a questi temi, ci guida in un viaggio nel mondo musulmano visto attraverso gli occhi femminili. Una serie di ritratti raccontano come il ruolo delle donne sia cambiato e perché non ci fosse nulla da stupirsi nel trovarle in piazza durante la Primavera araba: la premio Nobel per la Pace yemenita Tawakkol Karman, l'impiegata egiziana Asma Mahfouz, che con un video su YouTube ha portato migliaia di persone a manifestare contro il presidente Hosni Mubarak, le poliziotte afghane che devono combattere contro i loro stessi colleghi per lavorare e Nadia Yassine, la politica conservatrice che sfida Mohammed VI, re del Marocco. Pagina dopo pagina le protagoniste di questo libro distruggono stereotipi e ci spiegano perché, come disse Maometto, "il Paradiso è ai piedi delle madri". E delle donne. Seguire i loro passi è fondamentale anche per noi. Perché se la sfida sui diritti femminili è ancora aperta in molti paesi, in nessun luogo è importante come nel mondo musulmano: è dall'esito di questo braccio di ferro che si capirà chi vincerà lo scontro fra conservatori e riformisti. E quali scenari futuri si apriranno per questa regione del mondo così densa di contraddizioni. |
Parole e frasi comuni
abbiamo afghane alcuni allora altre arabo arrivata Asma attiviste avanti avrebbe bambini c’era cambiamento capire casa cento cercato certo chiamata chiedere cominciato conservatori continuare dice dire diritti diventata donne egiziane erano faceva famiglia fare femminile fermare figli finì fronte futuro gente giornali giorno giovani governo gruppo guardare guida importante incontro insieme internazionale Internet Islam lasciare lavoro legge libera libro lotta lungo madre maggior marito Marocco mesi minacce momento mondo movimento nome numero nuovo oggi padre paese Pakistan parlare parole passato pensare persone piazza pochi politica polizia portato possibilità possono posto poteva prendere presidente proprio protesta pubblico punto questione raccontò ragazze regione Repubblica resto riforme rispetto riuscita rivoluzione ruolo sapere sarà sarebbe Saudita scelta scritto scrivere scuola seguito sembrava serie sfida siamo sociale società spiegò sposa stampa storia strada studio successo talebani Tawakkol testa tornare troppo trovato ultimi Uniti Vedi velo visto vive voleva volta volte Yemen YouTube