Il cortileIoscrittore - 216 pagine Nel cortile di una casa di ringhiera, in un’estate di quarant’anni fa, si susseguono giornate senza grinze: gli uomini vanno e tornano dal lavoro, le donne sbrigano le faccende di casa, il lattaio consegna bottiglie e pettegolezzi freschi di giornata. Adelina ha undici anni, e dopo le vacanze andrà in prima media, col grembiule finalmente abbottonato davanti e i libri tenuti insieme con l’elastico. Assieme alla sua migliore amica Lucetta, alle sue sorelle, al fratello Giannino e all’amico Dario nel cortile gioca a carte, a biglie, alla corda, alle figurine. Tutto sembra essere ordinato, perfettamente naturale, compresa la Rossa, che ‘‘fa il mestiere’’, e la sera riceve gli uomini in casa. Finché l’imprevisto scuote il canovaccio: la Rossa viene trovata morta, strangolata nel suo appartamento, e nel cortile fa irruzione la Giulia verde della polizia. La vita nel cortile cambia, inesorabilmente. Ci sono i sospettati da interrogare, e il funerale della Rossa, portata via in una macchina lunga e scura. C’e` il colpevole da smascherare – come è ovvio, tra lo stupore di tutti – e soprattutto c’è uno scorcio d’estate che costringe Adelina e i suoi amici a crescere e a scoprire, volenti o nolenti, l’amore e il suo lato morboso, così come le bugie, le debolezze e ai peccati degli adulti. |
Sommario
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Sezione 25 | |
Sezione 26 | |
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Sezione 12 | |
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Sezione 18 | |
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Sezione 38 | |
Sezione 39 | |
Parole e frasi comuni
Adelina andare andata andava appoggiato arrivare avesse avrebbe avrei bella bene bianco bocca Bonfiglio braccio buono c'era capelli capito carte carusera casa cercare certo chiamato chiusa colpo corda cortile credo cucina Dario davanti diceva dietro dire domandò donne dormire erano faceva fare fece figlia fondo forte fosse gambe Giannino Gina giocare giorno guardare Guglielmo indietro intorno invece l'aveva lasciato lato lavoro letto libretto luce Lucetta lungo madre Magari mamma mangiare mano maresciallo Mario Marta mento messo metteva morta nero nonna occhi padre panca pareva parlare parole passi pensavo piaceva piangere piano piatto piccole piedi poco Polizia poliziotti porta poteva prendere preso proprio punta ridere riuscivo Rossa saliva saltare sapevo sarebbe scale schiena seduta sembrava sentivo sera sicuro sistemammo soltanto sorriso spalle stanza stava teneva terra testa tirato tornato trovato vecchia vedere veniva verso vestito vicino vidi visto voglia voleva volta volte zia Caterina zia Rachele