Processo dei briganti borbonici, Cipriano e Giona La Gala, Domenico Papa e Giovanni d'Avanzo

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Tip. della Gazzetta, 1864
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 129 - Ora, dopo mangiato, si ritiro a casn, ed incontrò la forza che voleva da lui sapere se alla casina vi era della gente e chi fossero. Come era avvinazzato, sulle prime disse non saperlo, poi che vi erano le persone. Tornò col capitano , col maresciallo ed il tenente della Guardia Nazionale. Nell...
Pagina 36 - Dopo due giorni seppi che il colpo da me tirato involontariamente avea prodotto la morte del Mazzone. Ciò saputo fuggii in Napoli, e dissi al mio germano che io doveva partire da questo regno, e siccome egli non voleva venir con me , dissi che me ne sarei andato solo. Sulla Marinella promisi ad un marinaio di fargli un buon regalo se mi portava in Sicilia , ma mi rispose die ci voleva qualche altro tempo per partire.
Pagina 261 - Questi sbandati, guasti dalla rilassata disciplina, avviliti dalle patite disfatte, ritornati tra le domestiche mura, alle carezze della famiglia, e poscia richiamati, per sfuggire a tal dovere ormai increscioso, si resero latitanti, cessero in seguito alle insinuazioni di quelli che scorrevano la campagna, e parecchi di loro si accostarono ad essi. Allora i partigiani del caduto governo videro il nascimento di una forza a cui...
Pagina 224 - Adunque i testimoni, alcuni han dato prova di non voler dire che la verità, di non voler deporre se non fatti che loro constavano pienamente. Altri poi, e parecchi, o Signori sono venuti sotto l'incubo della paura, della paura, come già dissi una- volta, vecchia e nuova.; vecchia per la reminiscenza del terrore loro...
Pagina 47 - Incontrarono de' tabaccai che avvisarono il tenente esservi sulla montagna delle persone che non sapevano se erano tabaccai o briganti. Sentirono una tromba dalla parte di Cervinara , e si alzarono da terra dove stavano seduti e si avanzarono , incontrarono un brigante avvolto in un mantello. Allora, detto che era la forza di S. Martino, il brigante tirò sul tenente, era 1
Pagina 284 - ... e per lo esemplare raccoglimento con cui vi compiaceste ascoltare le nostre difese. Ma qui, ricordando che noi quanti siamo, abbiam cercato di compiere per la rispettiva parte il proprio, dovere con coraggio, debbo ripetervi che noi nel compimento di questo...
Pagina 228 - Cipriano, con tutta l' astuzia di un uomo della sua qualità, esclamerà: è possibile che io rimanga convinto di tale reato? Bisogna che D. Giovanni si rassegni. Egli delirava e delira ancora, e dice: possibile che io che sono riuscito ad andare a Roma, che mi sono imbarcato sudi un legno francese per allontanarmi dall' Italia, debba ora sedere sullo sgabello e venir giudicato da una corte di Assisie?
Pagina 176 - Giona dapprima legarlo, e poi scannarlo, e caduto quasi esanime sul suolo, il Cipriano gli tirò una fucilata. Poi fattisi sul misero anche gli altri, gli mozza^rono il capo, e postali una pipa in bocca, lo situarono sulla ringhiera del balcone della Casina Reale, gli tagliarono in seguito le braccia e le gambe, che appesero ai faggi circostanti, apponendovi dei cartelli.
Pagina 169 - Depone che iL giorno 4 settembre verso le ore due di notte, si presentò sotto la sua casa, guardingo e timoroso il nipote Francesco, e lo. chiamò dal basso della strada. Al che egli fattosi alla finestra gli chiese, che vuoi-ì E l' altro: « ho ricevuto una « lettera dai fratelli La Gala, con la quale « mi dicono di andare a trovarli.

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