Storia del regno di Vittorio Amedeo II.

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F. Le Monnier, 1863 - 588 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 275 - Certo é che i nostri pensieri ad altro non sono rivolti che al cercare di avvantaggiare questo Regno per rimetterlo (a Dio piacendo), col progresso del tempo, nell'antico suo lustro ed in quello stato in cui dovrebbe essere per la fecondità del suolo, per la felicità del clima, per la qualità degli abitanti e per l'importanza della sua positura. Quest' oggetto della nostra applicazione é pur il fine per cui vi abbiamo qui convocati. « Gradiremo pertanto che ci somministriate que
Pagina 229 - Tarizzo , che scrisse minutamente la storia dell' assedio , « i poverelli « dello spedale della Carità , che non avevano mi« gliore scorta, che la propria innocenza, cammi« navano a piccole squadre col riso sulle labbra a la« vorare attorno le opere sotterranee delle mine , ove « se accadeva, che alcuno vi rimanesse estinto sotto « le rovine, trattone fuori con molto stento il piccolo « cadavere , se lo caricavano sulle spalle , e lo porta« vano sotto gli occhi del pubblico a seppellire...
Pagina 275 - ... intenzioni di far rifiorire il Regno, sì nel buon ordine della Giustizia, avanzamento delle scienze, ed ampliazione del commercio, che per la restaurazione, ed accrescimento delle sue forze, per la di lui propria sicurezza, ed in tutto quel di più, che col migliorare il suo stato puonno insieme rendere più distinta la sua estimazione nel concetto delle altre nazioni.
Pagina 229 - Se troppo sarebbe il dire che per lui fu salva Torino in quella notte, niuno negherà che il generoso atto di Pietro Micca per semplicità e grandezza ragguagli, se non superi, i più illustri esempi di Grecia e di Roma. Egli era marito e padre. Né il governo né i contemporanei, trattandosi di uomo plebeo, ricordarono con lode l
Pagina 229 - Così detto, e presagli là miccia di mano , pose fuoco alla mina. Il suo cadavere fu gettato a quaranta passi, ma con lui saltarono in aria tre compagnie di granatieri nemici ed una batteria di quattro cannoni. Il compagno, rimasto solo, narrò il fatto. Magnanimo fatto se si considera che egli il compieva con certezza di perire, e perché, quand...
Pagina 96 - Piemontesi ; pari trattato avere stretto coli' imperatore, e già un corpo di Cesarei partir di Germania. « Gli eserciti alleati vengono in mio soccorso (egli soggiunse), ma più che sulle loro forze io faccio assegnamento sul valore e sulla devozione della mia nobiltà e del mio popolo. A questo valore, a questa devozione i Reali di Savoia non hanno mai fatto appello indarno.
Pagina 375 - Il primo é di proteggere e difendere a costo eziandio del regno e della vita, la nostra santa fede nella purità che i nostri antenati l'hanno ricevuta dalla santa Chiesa cattolica, apostolica e romana, e costantemente conservarla. Il secondo di mantenere, e far amministrare a tutti una retta ed incorrotta giustizia, singolarmente a' deboli, e poveri, dovendo il principe essere padre e protettore degli oppressi, ed il vendicatore ed inimico de
Pagina 333 - Davasi a divedere delle religiose pratiche osservantissimo e solendo il Papa di buon mattino dir Messa in una Chiesa poco frequentata, ginocchione gli si parava innanzi, tutto assorto nella preghiera, un grosso rosario snocciolando...
Pagina 275 - Gradiremo pertanto che ci somministriate que' lumi e que' mezzi che possono da voi dipendere, e ci diate il modo di ridurre ad effetto le ottime nostre intenzioni di far rifiorire il Regno sì per buon ordine della giustizia, avanzamento delle scienze ed ampliazione del commercio, che per la restaurazione e l'accrescimento delle sue forze, e per tutto quel di più che, col migliorare il suo stato, può insieme rendere più distinta la sua stima nel concetto delle altre...

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