Le avventure di Saffo: poetessa di Mitilene, coll' aggiunta della Faoniade

Copertina anteriore
Frugoni, 1809 - 287 pagine
 

Pagine selezionate

Sommario

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 124 - Intanto placido e propizio il vento empiva le vele del legno in cui giaceva Saffo, la quale con sospiri rivolta sempre al lido da cui miseramente era partita, immaginava con animo presago quanto accadeva in quell'istante nelle da lei abbandonate stanze domestiche. Finché la forza delle pupille potè distinguere la sommità de...
Pagina 170 - ... buoni, il trionfo de' malvagi e la conferma della tirannia. La moltitudine non seconda il progetto valoroso, e rifiuta un dono che più non apprezza, cioè la libertà: i ricchi amano più le loro sostanze che la patria, né per lei vogliono esperie a rivoluzioni pericolose: i magnati divengono strumenti necessarj nel Governo dispotico, e però loro piace più...
Pagina 144 - ... fermamente, più non ve ne sia bisogno. — Sia come vuoi, - rispose Eutichio - e bevi di questo vino di Sicilia, molto, per quanto a me sembra, delicato, ma lascia in ogni modo a questi isolani le antiche opinioni degli avi loro; perché altrimenti, se gli indurrai a ragionare, con la tua libertà, degli dei, turberanno gli uomini coi loro vizi.
Pagina 30 - ... tempi invernali, messaggiere delle caligini e delle nevi, per ignoto istinto, in ordine angolato. Rimasero per breve spazio in quella disposizione: quando colui che correva al destro lato di quello...
Pagina 92 - Saffo languiva al susurrare di quelle inefficaci esortazioni ; come il pastore dorme sul margine del mormorante rivo. Ogni soffio di vento che movesse le porte, ogni voce di servo che esortasse un altro ai lavori , risonando negli atrj , erano da lei credute o le voci , o le orme di Scamandronimo ritornato. Si alzava adunque frettolosa per incontrarlo ; ma poi il timore di spiacevole risposta la tratteneva...
Pagina 169 - Saffo; perché non poss'io esser partecipe della tua calma! Ma quali furono que' nemici di cui or ora hai ragionato? ». Rispose Eutichio: « L'amore e la tirannia. Perché tu dei sapere « e così dicendo si assise in faccia di lei, che attentamente lo ascoltava) che io vidi al mio tempo libera la patria, e quindi sommessa allo scettro del tiranno, la cui stirpe tuttora conservala in servitù. Io colla miglior parte de' cittadini tentammo in quelle rivoluzioni di trasmettere a...
Pagina 43 - Il vincitore , accompagnato dagli applausi delle fanciulle, che versavano su di lui copiosamente i fiori estivi , tra i balli e gl...
Pagina 37 - ... atletica. Non erano così alte o smisurate le di lui membra, come quelle del competitore ; ma formate con piacevole proporzione. Non appariva in lui l'azione de' muscoli esternamente visibili, ma soltanto dubbiosamente adombrati.
Pagina 34 - ... trascorrendo come flutto spinto dal vento, giunsero a lato di quelli. Per qualche tratto di stadio corsero così, che le otto teste delle due quadrighe sembrava che fossero una schiera sola , appartenente ad un sol carro. Si calmarono gli applausi , rimanendo indecisa la vittoria. Ma la fortuna decise spiacevolmente quella nobile contesa, in vece del valore. Posciaché , avendo alla fine i foschi destrieri trascorso a segno, che la rota del cocchio loro corrispondeva ai cavalli dell'altro, avvenne...
Pagina 46 - Credendo la inesperta di proporre piacevole argomento di commensale colloquio, « Molto egli stimò, soggiunse, i tuoi fiori, e gli rimirava, ma gli si fece d'avanti una fanciulla che glieli tolse». «Ma che disse l'atleta?» ripigliò Saffo impaziente. « Nulla, rispose Dorilla, anzi parve compiacersi del furto. Tanto io vidi rimasta alquanto nella folla, mentre che tu improvvisamente partisti, di modo che io ti raggiunsi a caso. Ma avendo interrogato alcuno chi ella fosse, parendomi fra tutte...

Informazioni bibliografiche