L'intelligenza: poema in nona rima

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G. Daelli, 1863 - 117 pagine
 

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Pagina xxxii - Italiani non ha buon tempo in corte, se non chi non ha più che perdere, e naviga per perduto.
Pagina xiv - ... giorni eran vistose, oggi sono sgualcite anzi che no. Di questi e di tanti c1ltri, ch'io non va' dir, mali, i soli studi bibliografici potrebbero fare accorti quelli che in Italia gridano tuttavia Dante, Dante ! Aspettando, io me ne servirò, per un mio concetto più lieve. « Un libro curioso e non ancora fatto sarebbe quello della varia fortuna di Dante » scriveva, or son parecchi anni, un critico erudito ed arguto (1).
Pagina 13 - A lapidar convene e' om se ne fidi. Corallo v' è che nasce nel mare , Ed è di color verde infin a tanto Quand' egli è fuor dell' acqua : il muta all' aire , Diventa rosso , ed ha vertute alquanto , Fa le tempeste e folgori cessare ; In fruttar piante è vertudioso manto. Infra le gemme sta ne la corona; E sua propia vertute ave ciascuna , Piene di color vari d
Pagina 3 - ... d'alto paraio cantan d'amor novelle canzonette; cominciano a gioire li amadori, e fanno dolzi danze i sonatori, e son aulenti rose e violette; ed io, stando presso a una fiumana, in un verziere, all'ombra d'un bel pino (d'acqua viva aveavi una fontana, intorneata di fior gelsomino) sentia l'aire soave a tramontana, udia cantar...
Pagina 6 - Suria, che donne lavorarlo molto adorno; il su' colore è fior di fina grana ed è ornato a la guisa indiana: tinsesi per un mastro in Romania.
Pagina 69 - 1 cuor co' sembianti ; d'amor sovente li lanciava un dardo; i cavei sori crespi e 'nanellanti, di pietre preziose del Mar Rosso; con rilevate rose un vestir rosso, con cerchio d'oro a la gola davanti.
Pagina 3 - Al novel tempo e gaio del pascere, che fa le verdi foglie e' fior venire; quando li augelli fan versi d'amore, e l'aria fresca comincia a schiarire; le pratora son piene di verdore, e li verzier cominciano ad aulire; quando son dilettose le fiumane, e son chiare surgenti le fontane, e la gente comincia a risbaldire...
Pagina 33 - ... vigorito, e tuttor dava il colpo primerano, quando lo stormo fosse stabilito; e disse in grande grido soverano: « Cesare, grande duca, pro' e ardito, perché dimore tu e tarde tanto? dimostra il tu' poder, ché n' hai cotanto, si che da' Sanator
Pagina 87 - Or qui v' è ben dipinta la prodezza,, Veder pugnar li Greci e li Troiani, Cavagli e cavalier di grand' asprezza, A fronte a fronte ogni giorno a le mani, Troncare scudi e brandi in gran fortezza, Abbattere e cadere i più sovrani, Veder cavai rotare a vote selle, Brair [sic], gridar, troncare aste di stelle Que'nobil cittadini e foretanì.

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