Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie, raccolte a cura di L. Accattatis

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 299 - ... corpi solidi: e lo veggo ancor ridere, quando, dopo avermi per lungo tempo tenuto immerso in una tetra meditazione, facendomi dubitar d'ogni cosa, s'accorse ch'io respirai a quel suo Ego cogito, ergo sum: argomento invincibile d'una certezza, ch'io disperava di mai più ritrovare.
Pagina 114 - Amor, lasso, ferute membrando la fatal vostra beltate, chiuse valli, alti poggi ed ombre grate, da' ciechi figli tuoi mal conosciute ! O felice colui che un brieve e colto terren fra voi possiede, e gode un rivo, un pomo, un antro e di fortuna un volto ! Ebbi...
Pagina 299 - Farmi ancora di rivederlo affannato a persuadermi che un suo cagnolino non fosse che un orologio, e che la trina dimensione sia definizione...
Pagina 115 - Aristotele, greci, latini ed arabi, e cominciai a dubitare viepiù dei loro donami, e perciò volli indagare se le cose che essi dicevano, ancora si leggessero nel mondo, che dalle dottrine de' sapienti aveva appreso esser codice di Dio, vero.
Pagina 299 - Ho abitata di bel nuovo la cameretta dove il prossimo fiotto marino lusingò per molti mesi soavemente i miei sonni: ho scorse in barca con la fantasia le spiagge vicine...
Pagina 123 - Nel 1° si disse che Campanella volea « ribellare il regno per darlo al papa ; nel 2° che lo volea « donar al Turco, e nel 3° che pretendeva formare-una repu« blica eretica da se stesso. E contro de' detti processi, se
Pagina 217 - Gli ultimi quattro si eran perduti , e sapevasi solo, che nel quinto libro avea egli trattato delle linee rette massime e minime, che vanno alle periferie delle Sezioni Coniche . Il Viviani si accinse a supplire alla perdita di questo libro, ea indovinare, come avea fatto d...
Pagina 114 - Già corsi l'Alpi gelide e canute, mal fida siepe alle tue rive amate; or sento, Italia mia, l'aure odorate e l'aere pien di vita e di salute. Quante mi ha dato Amor, lasso, ferute membrando la fatai vostra beltate, chiuse valli, alti poggi ed ombre grate, da' ciechi figli tuoi mal conosciute!
Pagina 115 - Mentre ivi io stava, morì il sommo Telesio, di cui non mi « fu lecito udir le sentenze, né vederlo vivo, ma morto e « portato nel tempio : il volto del quale discoprendo, io (1) « Nondimeno non ha egli a negarsi anzi a tenersi per cosa chiarissima et fermissima che nella scienza della filosofia quella opinione è più certa et più vera che più che tutte l'altre si conforma al senso, et a quella ragione che dipende dal senso. » La Filosofia del Telesio ristretta in...
Pagina 104 - Cena pasquale , fu perciò accusato al tribunale dell'Inquisizione, e da esso fatto chiudere in carcere, volle piuttosto sostenerne per più anni lo squallore ei disagi , che ritrattare la sua opinione. Ne fu poi liberato, e visse il rimanente della sua vita tranquillo in Roma , amato assai per le dolci e piacevoli sue maniere anche in età assai avanzata , poiché egli giunse fino agli 83 anni . L'Eritreo non dice in qual annodi questo secolo egli morisse. Certo egli era ancor vivo nel ió}Z, come...

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