Biografia con alquante poesie inedite di Giannina Milli, improvvisatriceFelice Le Monnier, 1861 - 61 pagine |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Biografia con alquante poesie inedite di Giannina Milli, improvvisatrice Oreste Raggi Visualizzazione completa - 1861 |
Biografia con alquante poesie inedite di Giannina Milli, improvvisatrice Oreste Raggi Visualizzazione completa - 1861 |
Biografia con Alquante Poesie Inedite di Giannina Milli, Improvvisatrice ... Oreste Raggi Anteprima non disponibile - 2018 |
Parole e frasi comuni
13 marzo 16 NOVEMBRE alcune allora amici ammirò ancella anch andò animo ascoltare Bandettini bella borbonica Brescia buon Frassi buona madre cara carme chè Chieti ciel cimento città cittadina colla commossa cuore d'Italia diè Difatti Divina Commedia donna donzella età fanciulletta FELICE LE MONNIER figlia figliuola fior Firenze Fûr Garibaldi gentile gentilissima Gerusalemme giacque Gian giorno giovane poetessa Giulio Genoino gloria ietatura Improvvisato nel teatro Italia italiana lacrime lasciò lettere libera lieti i canti maestro Manin mente meravigliosa meritate mirò Napoli narra nobile ORESTE RAGGI paese patria lontana pensier piè Pietro Giordani plauso poesia estemporanea Poesie di Giannina poeti popolo pregio provvisare pubblico pure quei versi raccolse recitare versi ricorda santa Scelse una rosa scrisse scrivere segno SERA DEL 16 Sicilia sonetto speme sublime suol teatro Filodrammatico Teatro Nuovo Téramo TERINELLI Tisbe udire udito vede Venezia versi improvvisi virtù vivo volo
Brani popolari
Pagina 9 - Téramo, e il re la vide, e come l'ebbe dinanzi, le addimandò che cosa desiderasse; ed ella: Io voglio studiare; e il re la chiamò a Napoli dandole aiuti, e raccomandandola alla direttrice di un istituto di educazione femminile per le figlie di militari.
Pagina 33 - I versi escono con si rapida vena, che gli stenografi sono appena capaci a raccoglierli ; la lingua popolare ad un tempo e purissima, è lontana del pari dal gallicismo che stomaca e dalla pedanteria che sgomenta; le rime accorrono con frettolosa obbedienza; le similitudini vanno a combaciare a capello ; gli aggiunti vestono quasi a festa l'idea; i versi dei classici sono con tale sapiente leggiadria collocati da stare coi suoi versi lietamente in famiglia ; i pensieri in fine appaiono nuovi ed antichi...
Pagina 12 - ... sarebbero per avventura lettere clandestine? Una di quelle notti la madre si mise pian piano a spiare dove la sua Giannina nascondesse quelle carte, e nel dì seguente andò a torle, curiosa di vedere che cosa contenessero mai. Ma quale non fu la sua sorpresa nel leggere così bei versi, come a lei, pure intelligente del bello, 'sembrarono? Viveva in Téramo uno Stefano De Martines, uomo in voce di sapiente, com'era difatti; ed a lui la buona madre corse frettolosa a mostrare quelle carte della...
Pagina 18 - Ln quale ormai doveva avventurarsi in più largo campo che non era la casa del buon maestro ei pochi che vi convenivano. Ciò desiderando lo stesso maestro, pregò Giannina che fosse contenta di ammettere alla sua presenza maggior numero di persone che non aveva fatto fino allora. Acconsentì ella, ma scelse per questo più solenne esperimento, il ventiquattro di giugno, giorno sacro al suo nome, di quell'anno milleottocentoquarantasette.
Pagina 9 - ... di militari. Ma figlia di militare non era Giannina, e perciò non entrava fra quelle educande , non viveva nelle loro regole , ma raccomandata dal re e dal ministro Sant'Angelo, che pure l'aveva presa tanto a ben volere, quella direttrice la faceva credere una propria nipote, e tenendola seco, le mise tale un affetto e le prodigava tante cure, che queste le si convertivano in suo danno, come avviene non di rado a' figli troppo accarezzati da madri non saviamente pietose.
Pagina 20 - Dal fervid' estro fuor di me rapita , Quasi da un velo ricoperti i rai, Tolsi una sera in man la cetra, e ardita, Siccome il cuore mi dettò, cantai. Che dicessi non so bianco vestita, Segno di mille sguardi io mi trovai, E tra plausi cortesi il suolo scerei Sparso d'intorno a me di fior diversi.
Pagina 34 - ... del cimento terribile. Ma questi timori si dileguano improvvisamente tosto che la si vede uscire da tante difficoltà con quella grazia, con cui dal cespite irto di spine esce sull'alba la rosa profumando l'aere all
Pagina 15 - Il novarese improwisatore, udito a parlare di questa giovane poetessa, fu a visitarla, lesse ed ammirò i suoi versi, la incoraggiò alla poesia estemporanea, ma se le parole di lui ve la stimolarono, la riteneva intimidita lo averlo ascoltato in un suo esperimento. Non sarà mai che io mi esponga in pubblico a quell'agitazione, a quei movimenti ea quelle torture di un improvvisatore , diceva la Milli. D'altra. parte gli applausi che riportava il Regaldi, i fiori che gli venivano gittati le lasciarono...
Pagina 10 - ... perduto. Ma quando il colèra venne ad infuriare su Napoli, la madre di Giannina non mise tempo in mezzo, e corse a ripigliarsi la figliuola ormai giunta ai dieci anni. La quale dall...
Pagina 32 - E difalli chi bene la conosca, sa quanto le sia più facile l' improvvisare, eccitata che abbia la sua fantasia, che non lo scrivere, o lo scritto richiamare a memoria. Ma come può riuscire la Milli, improvvisando, a far versi così ordinali, così pieni di affetto, così compiti di forme? Io ripeterò col buon Prassi, che non lo so io. e che dubito assai che altri possa spiegarlo, e credo lo ignori la stessa Milli. Difatti la si vede nei giorni che precedono e in quelli che succedono alle sue accademie...