Il Morgante maggiore di Luigi Pulci, con note filologiche di Pietro Sermolli ...

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F. Le Monnier, 1855
 

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Pagina 6 - Dio n'avean bon merto: né creder, sol vivessin di locuste: piovea dal ciel la manna, questo è certo; ma qui convien che spesso assaggi e guste sassi, che piovon di sopra quel monte, che gettano Alabastro e Passamonte. Il terzo, ch'è Morgante, assai più fiero, isveglie e
Pagina 39 - ... pur broda e macco a l'uom ch'è grosso: vedrai come egli scuffia, quel ghiottone, che debbe come il can rodere ogn'osso. Assettagli a mangiare in qualche luogo, e lascia i porci poi pescar nel truogo. 43 Rinaldo facea vista non udire e non gustar quel che diceva quello: non si voleva al pagano scoprire per nessun modo, e fa del buffoncello. Ecco di molta broda comparire in un paiuol, come si fa al porcello, ed ossa, dove i cani impazzerebbono, e in Giusaffà non si ritroverrebbono.
Pagina 5 - II ben venuto sia : Di quel ch'io ho, volentier ti daremo, Poi che tu credi al Figliuol di Maria; E la cagion, cavalier, ti diremo, Acciò che non...
Pagina ix - Sappi che questa opinione è vana, Perché più oltre navicar si puote, Però che l'acqua in ogni parte è piana, Benché la terra abbi forma di ruote. Era più grossa allor la gente umana, Tal che potrebbe arrossirne le gote Ercule ancor d'aver posti que' segni, Perché più oltre passeranno i legni.
Pagina 8 - Per mezzo il teschio partì del pagano, E Passamonte morto rovinava ; E nel cadere il superbo e villano Divotamente Macon bestemmiava ; Ma mentre che bestemmia il crudo e acerbo, Orlando ringraziava il Padre e'l Verbo , 36. Dicendo : quanta grazia oggi m...
Pagina 202 - La prima cosa il vo' pigliar pel braccio, E levarlo di sedia da sedere; Poi la corona di testa cavargli, E tutto il capo e la barba pelargli. E mettergli una mitera a bendoni, E 'n sul carro d'Astolfo farlo andare Per tutta la città, come i ladroni; E farlo tanto a Gano scorreggiare, Che sia segnato dal capo a' talloni; E l'uno e l'altro poi farò squartare; Ribaldo vecchio, rimbambito e pazzo!
Pagina 39 - Che come e' fussi una noce lo schiaccia; Non bisognò che con man vi si forba ; E morto nel paiuol quasi lo caccia, Tanto che tutta la broda s'intorba. Dodon gridava al marchese: Su spaccia, Lieva su presto, la zuffa s'appicca; Donde Ulivieri abbandonò la micca. 62 Allora una brigata di que...
Pagina 143 - Tu non chiameresti A queste cose il compagno, comare, E forse che mai più non lo facesti ». Disse la volpe maliziosa e vecchia : « Or oltre vienne, enterrai nella secchia ». 75.
Pagina 15 - Io son pur leggier come penna, ed è scoppiato ; che ne di' tu, conte? Rispose Orlando : Un arbore d'antenna mi par piuttosto, e la gaggia la fronte ; lascialo andar, che la fortuna accenna che meco a piede ne venga, Morgante. Ed io così verrò, disse il gigante.
Pagina 9 - Macone. 39Morgante aveva al suo modo un palagio Fatto di frasche e di schegge e di terra : Quivi , secondo lui , si posa ad agio ; Quivi la notte si rinchiude e serra. Orlando picchia , e daragli disagio , Perchè il gigante dal sonno si sferra : Vennegli aprir come una cosa matta , Ch' un' aspra visione aveva fatta . 40. E...

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