Il pensiero anticoVita e Pensiero, 2001 - 632 pagine A volere mettere ordine nell'odierno modo di pensare, filosofico e non, si avverte il rischio dello smarrimento, tanto esso appare disperso e confuso. Tuttavia, questa complessità è pur sempre l'esito di uno sviluppo che ha carattere storico e che, quanto più si avvicina alle sue origini, tanto più si semplifica e si concentra. Così, gli albori del nostro pensiero occidentale filosofico e scientifico, con quella sua particolare razionalità e curiosità del mondo, sono descritti e ripercorsi da Giovanni Reale con metodo, rigore, completezza e, ancor più, con la consistente forza sintetica che gli deriva dalla capacità di individuare una linea di interpretazione unitaria e costante attraverso tutta l'opera. A guidare la trattazione è il criterio che la storia del pensiero antico sia segnata dalla scoperta del mondo soprasensibile a opera di Platone e di Aristotele. Prima di tale momento, con i filosofi presocratici, a prevalere era la dimensione 'precategoriale', cioè né fisica né metafisica; dopo Platone e Aristotele, con le filosofie ellenistiche, si pone la possibilità di concepire un mondo trascendente, oppure solo immanente, di tipo materialistico e corporeistico. Anche queste posizioni si consolidarono in antagonismo teoretico con l'istanza della trascendenza, venendone in qualche modo condizionate. Nell'ultima fase del pensiero antico, costituita dal neoplatonismo, si impose la prospettiva della trascendenza, fino a riassorbire lo stesso mondo fisico in quello metafisico. |
Sommario
CAPITOLO QUINTO Conclusioni sul pensiero platonico | 175 |
CAPITOLO PRIMO Rapporti fra Aristotele e Platone e prosecuzione | 181 |
La psicologia | 208 |
etica e politica | 214 |
La politica p | 222 |
CAPITOLO QUARTO La fondazione della logica la retorica e la poetica | 230 |
LESAURI | 249 |
CAPITOLO SECONDO Gli sviluppi delle scuole socratiche minori e | 259 |
CAPITOLO SECONDO Leclettismo dellAccademia e Cicerone | 363 |
Cicerone e leclettismo accademico a Roma p | 369 |
CAPITOLO SECONDO Le ultime testimonianze dei seguaci della filo | 382 |
Seneca p | 388 |
Marco Aurelio limperatore filosofo | 395 |
Sesto Empirico e gli ultimi sviluppi dello scetticismo antico | 402 |
contraddizioni | 408 |
CAPITOLO PRIMO Filone di Alessandria e la filosofia mosaica p | 413 |
Gli sviluppi dialettici della Scuola megarica e la sua dissoluzione | 268 |
Eudosso di Cnido un astronomo ospite dellAccademia | 274 |
Polemone Cra | 281 |
CAPITOLO QUARTO Il primo Peripato e il rapido smarrimento | 284 |
Conclusioni sul primo Peripato | 290 |
La canonica epicurea | 297 |
CAPITOLO SECONDO La diffusione dellepicureismo a Roma e | 313 |
CAPITOLO PRIMO Lo stoicismo antico | 319 |
La fisica dellantica Stoa | 328 |
CAPITOLO SECONDO Il mediostoicismo p | 341 |
CAPITOLO PRIMO Lo scetticismo pirroniano e lo scetticismo accade | 349 |
Tendenze scettiche nellAccademia con Arcesilao | 357 |
CAPITOLO SECONDO Il medioplatonismo e la riscoperta della metafi | 423 |
CAPITOLO terzo La rinascita della filosofia pitagorica le sue fasi | 430 |
Numenio p | 436 |
dalla Scuola di Ammo | 445 |
CAPITOLO SECONDO Il sistema di Plotino nei suoi fondamenti e nella | 451 |
lAnima | 458 |
stiche p 462 2 Le forme e il disegno razionale del mondo la loro | 465 |
CAPITOLO TERZO Gli sviluppi del neoplatonismo e la fine della filo | 476 |
Giamblico e la scuola siriaca | 483 |
Proclo e la scuola di Atene | 492 |
ai Pagani p 498 2 La sorte dei Neoplatonici della scuola di Atene | 497 |
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Parole e frasi comuni
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