Lettere familiari di Giuseppi Baretti a' suoi fratelli Filippo, Giovanni e Amedeo: coll' addizione delle lettere instruttive e della vita dell' autore

Copertina anteriore
G. Silvestri, 1836 - 407 pagine
 

Pagine selezionate

Sommario

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 117 - Signore nel coro, e questo monistero perdette cencinquanta monache in meno che non si pronunzia il nome di Dio ! Giù di quelle scabre rupi si precipitarono molti atterriti cavalli e muli, altri co' cavalieri e co' cavalcanti sul dorso, e altri coi cocchi e coi calessi pieni della gente che tiravano!
Pagina 237 - Catalina, ch'era di fatto la ballerina più possente della brigata, e, per quanto mi parve, celatamente volonterosa di pagarmi della cortesia usata a lei e alle sue compagne, ballò poi una danza sola soletta, e fece tanti piccioli passi e tanti piccioli gesti, e tanti piccioli graziosissimi moti e di testa e di spalle e di fianchi, ch'io me la sarei proprio mangiata e bevuta viva, massime quando mi ficcava un momento e di furto que
Pagina 232 - ... piedi } ma, per buona sorte non era altro che il moto de' miei piedi che cagionava quel traballamento. Passeggiato un poco in su e in giù, certi garzoncini...
Pagina 235 - E quell'io che non avevo che dormicchiato per quattro notti, che ero stracco morto del viaggio d'oggi fatto in gran parte a piede, e che avevo per via risoluto...
Pagina 43 - In somma chi è nato inglese, paragonalo a qual uomo d'altra nazione tu vuoi, non ha sul totale ragione alcuna di vergognarsi della sua patria, malgrado quella tanta corruttela che ribocca per alcune parti d'Inghilterra, e spezialmente per Londra, che si può veramente chiamare il centro d'ogni virtù e d'ogni vizio. Ma basta per oggi. Vado sul ponte a pigliar un po' d'aria, e domani se continuerò a star bene, ripiglierò la penna per cianciare così a credenza co
Pagina 111 - È impossibile dire l'orrenda vista che quelle rovine fanno, e che faranno ancora per forse più d'un secolo, che un secolo almeno vi vorrà per rimuoverle. Per una strada che è lunga più di tre miglia, e che era la principale della città, non vedi altro che masse immense di calce, di sassi e di mattoni, accumulate dal caso, dalle quali spuntan tuoni colonne rotte in molti pezzi, frammenti di statue e squarci di mura in milioni di guise.
Pagina 240 - ... tutti buttati qua e là a dormire. Qui d'intorno a me vi sono (lasciate ch'io li conti) uno, due, tre, sei, e quattro dieci e uno undici uomini, che mi stanno sonoramente trombeggiando addormentati intorno ; e giacché la pioggia si è fatta dirotta, e che domane non abbiamo che tre corte leghe di qui a Badajoz, mi...
Pagina 115 - ... che in ogni casa si stavano allestendo i desinari, e rilucendo per le chiese infiniti lumi per la solennità del giorno, il rotolare di que' tanti fuochi sui numerosi pavimenti di legno, e il cadere de...
Pagina 231 - Abbi pazienza, caro il mio asinaio, perchè quantunque la più parte de' moderni poeti non sieno comparabili al più al più che a' tuoi somieri, pure quando la capricciosa fortuna mette un po...
Pagina 98 - Indiani si lanciarono giù de' carri, e cominciarono una breve e goffa zuffa, nella quale gli otto Indiani furono distesi morti sul terreno da...

Informazioni bibliografiche