Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani, Volume 2

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Tip. Trani, 1843 - 664 pagine
 

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Pagina 143 - Giovanni una infinità di storie delle vittorie ottenute da quel si-' gnore contra i Turchi, con molte statue che sono in quell'opera, tutta isolata e condotta con molta diligenza. Doveva questo sepolcro esser portato in Ispagna; ma non avendo ciò fatto, mentre visse quel signore, si rimase in Napoli.1 Morì Giovanni d'anni settanta, e fu sotterrato in Napoli l'anno 1558.
Pagina 305 - Marco all'architettura, come dianzi è detto, della quale ne compose un gran libro per utile degli studiosi , il quale viene molto lodato dal Lomazzo nel suo Tempio della pittura , e da altri celebri uomini. Essendo dunque tenuto in pregio anche per questa facoltà , fece varie piante di palagi , e di chiese , e fabbricò vari edifici , rifazionandone molti ; come anche l'attesta il Dagliene , ma per non essere al nostro proposito , ne farem passaggio : bastando a...
Pagina 225 - Costui non arebbe fatto se non ragionevolmente, se egli avesse la sua arte esercitato in luoghi, dove la concorrenza e l'emulazione l'avesse fatto attendere con più studio alla pittura, ed esercitare il bello ingegno, di cui si vede che era stato dalla natura dotato.
Pagina 225 - Morta dunque questa singolar donna , degna di eterna lode , visse maestro Cola il rimanente della sua vita poco lieto. Non molto dopo, essendo il signor Alessandro Vitelli fatto signore della Matrice , condusse maestro...
Pagina 225 - Ascoli , vivendo un tempo allegramente con una sua moglie di buona 'ed onorata famiglia, e dolaia di singolar virtù d'animo; come si vide , quando al tempo del papa Paolo Terzo si levarono in Ascoli le parti : perciocchè fuggendo costei col marito , il quale era seguitato da molti soldati , più per cagione di lei , che bellissima giovine era , che per altro, ella si risolvè, non vedendo di poter in altro modo salvare a se l'onore, ed al marito la vita, a precipitarsi da un altissima balza in...
Pagina 13 - Tarn multa denique tamque mira diversarum formarum ubique varietas apparet, ut magis legere libeat in marmoribus quam in codicibus, totumque diem occupare singula ista mirando quam in lege Dei meditando. Proh Deo! Si non pudet ineptiarum, cur vel non piget expensarum?
Pagina 224 - Ascoli, ed in. tutta quella provincia, furono architettati da lui. Il quale senza curarsi di veder Roma , o mutar paese , si...
Pagina 303 - Antiocheno, divorato da'leoui, con bel paese accordato: e queste si dicono esser dell'ultime opere di questo artefice egregio. Nella chiesa della Ss. Trinità , presso il real palagio , e però la Trinità di palazzo appellata , si vede di Marco la tavola del maggiore altare, con la Ss. Triade effigiata, con bellissima gloria , ed a basso in mezza figura vi si vede il padre S. Francesco da un lato ; avendovi poi rappresentati...
Pagina 35 - Nam tibi dumque virum, taedas, thalamumque parabam, Funera, et inferias anxius ecce paro. Debuimus tecum poni, materque paterque, Ut tribus haec miseris urna parata foret. At nos perpetui gemitus, tu nata sepulcri. Esto haeres, ubi sic impia fata volunt.
Pagina 142 - Frese dunque Girolamo , per concorrenza di Giovanni , a fare una cappella in Monte Oliveto', dentro la porta della chiesa a man manca, dirimpetto alla quale ne fece un altra dall'altra banda Giovanni del medesimo componimento. Fece Girolamo nella sua una Madonna, quanto il vivo, tutta tonda , che è bellissima figura. E perchè mise infinita diligenza nel fare i panni , le mani , e spiccato con...

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