Perché ci piace la musica. Orecchio, emozione, evoluzioneSironi Editore, 2012 - 222 pagine È vero che Mozart rende più intelligenti? Perché nei ristoranti di lusso si ascolta musica classica? È possibile che alle mucche piaccia l'opera e agli squali Barry White? Cosa c'entra la chitarra di Jimi Hendrix con il suo sex appeal? Secondo Darwin, per i nostri progenitori la musica era una tecnica di corteggiamento che avrebbe poi dato luogo alle parole. Per altri, il ruolo evolutivo della musica sarebbe pari a quello di una deliziosa torta alla panna: esattamente nullo. Quel che è certo è che, con gli effetti più diversi e controversi, la ascoltiamo proprio tutti. Dai Neanderthal ai Metallica, da Pitagora alle neuroscienze, "Perché ci piace la musica" fa il punto sulla capacità dei suoni di emozionare e di curare, descrivendo le forme dell'evidente propensione umana per quest'arte: un oggetto di curiosità, di fascinazione e poi di indagine scientifica. |
Sommario
Tu chiamale se vuoi | 129 |
Tutta unaltra musica | 151 |
Una musica può fare | 163 |
Effetto Mozart | 175 |
Conclusioni | 189 |
Letture consigliate | 211 |
Parole e frasi comuni
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