Chittara zeneizeStamperia Pagano, 1823 - 315 pagine |
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Parole e frasi comuni
ęre agge Amō aora apointo Apollo Arba assę atri atro Ballin cara Cavalli ceł ch'o chģ ciazza Ēittę cił cił bella cointo comenēa Coron-na dent diggo divin-na Dixan dixe Duxe euggi faēēo fęti fęto foisse Giustisia grasia l'atro lęte Lichin-na Lingua Genovese Luciano Borzone lumme luxe mę bella mę ceu maxello Maxin-na meuve Minetta moę muxica Muze neive neutte neuvo nisciun nisciun-na noī Pareizo parlā Parnazo Perrin Pescoei peł pietę poęro poei primma quā quarche ra fin ra Lun-na ra mę ra marin-na ra morte ra sņ ra terra ra tņ raxon retręto ri mę ri pź ro Ēź ro ceu ro Mā ro mę ro Mondo ro Sō ro tņ scełggi scioi scił ra Scił scił sensa spegio stā tosto un-na vaggo veggo Vegni veira ven-na vitta voī votta voxe Zena Zeneize
Brani popolari
Pagina xiv - Egli ha tra le Muse potuto porre una lingua in pregio, la quale fra' popoli era quasi in vilipendio; e per ischerzo ha rappresentate passioni di gente vile in favella disprezzata, per modo che meglio non si č fatto da Poeti chiari da buon senno in idiomi nobili ». Dietro il Beolco č gią una...
Pagina xv - Per certo il ciņ fare č stata nuova e strana vaghezza ; ma la Liguria produce uomini Trovatori, e trovatori di cose non immaginate e appena credute.
Pagina xv - Genovese, ha fatto onore alla sua nazione in cosa, onde gli abitatori delle nostre Riviere non rimanevano senza vergogna, adoperandola malamente. Per certo il ciņ fare č stata nuova e strana vaghezza...
Pagina xiv - Muse potuto porre una lingua in pregio , la quale fra' popoli era quasi in vilipendio ; e per ischerzo ha rappresentate passioni di gente vile in favella disprezzata , per modo che meglio non si č fatto da Poeti chiari da buon senno in idiomi nobili , ed io non mi vergogno punto d'affermarlo. Veramente alcuna volta Omero...
Pagina xiii - Tal cosa non intervenne all'Italia anticamente, perché altra scrittura non si usņ, né a noi č trapassata, salvo Romana. Dopo ammutolitasi la Lingua Latina, in Italia sorsero molti linguaggi, per la lunga dimora, che vi fecero Popoli Barbari: ma niuno ebbe pregio, se non fu il Fiorentino; e per lunga stagione e Prose e Versi solamente Fiorentinamente si dettarono. Ben leggesi presso Dante in una Scrittura, ch'egli latinamente compose, ed appellolla De...
Pagina 208 - Convien dire infatti ch'ei fosse stranamente invaghito del suo prediletto vernacolo, se non fu scherzo o esagerazione poetica il concetto del seguente sonetto in lingua genovese ! (lento poera de bču tutti azzovas No doggeran ra lengua a un Foreste.
Pagina 298 - Ma ne fa lumme in cangio ro so vizo : Ro vento treppa intre so trecce bionde. Ma no treppo zą mi , perché m...
Pagina xvii - Regole dell'ortografia zeneize preposte a cav.8 (cfr. num. 159): " Delle consonanti in genere deve osservarsi, che, quando son raddoppiate, si pronunziano come se fossero una sola e semplice, in maniera che, la vocale antecedente pronunziandosi corta e come abbattuta sulla consonante seguente raddoppiata, si viene a sentire questo raddoppiamento .. . CONSONANTI CONTINUE. J. 132. Iniziale o interno, in č, ma s'intende che quando segua immediatamente alla vocale accentata, e non si opponga alcuno...
Pagina 303 - Me ven in mente quella No donna zą ma stella , Quando ro ventixeu ghe stą a treppa Dent' ri cavelli , e ghe ri fa mescia, n.
Pagina xiv - ... pregio, la quale fra' popoli era quasi in vilipendio; e per ischerzo ha rappresentate passioni di gente vile in favella disprezzata, per modo che meglio non si č fatto da Poeti chiari da buon senno in idiomi nobili; ed io non mi vergogno punto d'affermarlo. Veramente alcuna volta Omero poetņ quasi andando a diporto...