La principessa che stava sempre seduta

Copertina anteriore
Il Ciliegio, 2013 - 96 pagine
Elisa è una principessa costretta su una sedia a rotelle dalla nascita, condizione che certo non si addice al suo rango. Il suo trono d'oro, incastonato di gioielli, ha due rotelle per potersi spostare, ma Elisa preferisce stare chiusa nelle sue stanze e in se stessa. Con i suoi "voooooo-glioooo!" è insopportabile. Solo Dorotea, una serva, una ragazzetta come lei, riesce a starle vicino. Un giorno però arriva un misterioso venditore con un tappeto, forse magico. Le due ragazze, pur mantenendo i rispettivi ruoli, diventano amiche e complici per tre "viaggi speciali". Succede però un imprevisto, il vero handicap per Elisa non è la disabilità fisica, quanto piuttosto aver tarpato le ali ai propri sogni. Il racconto è uno sprone a non arrendersi di fronte alle difficoltà, al sapersi accettare per ciò che si è, al saper accettare anche l'aiuto degli altri, in un rapporto di dare e ricevere.

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