Arte e televisione: Da Andy Warhol al grande fratello

Copertina anteriore
Postmedia Books, 2009 - 127 pagine

Grazie all'esperienza maturata nelle redazioni di alcune trasmissioni televisive, come un antropologo che fa una ricerca sul campo, Marco Senaldi riesce a convincerci che per capire la Tv bisogna entrarci dentro: non metaforicamente come James Woods nella celebre sequenza di Videodrome, ma spostandosi da quella posizione passiva nella quale la Tv costringe lo spettatore. Oppure come fa John Cage partecipando a Lascia e Raddoppia. Non tutti gli artisti, in effetti, sono stati capaci in questi anni di distinguere tra il "televisore" e il "televisivo", ma ancora più difficile è che noi spettatori riusciamo a capire la differenza tra una posizione "passiva" e "interpassiva". La Tv viene comunemente definita un mezzo di comunicazione, in effetti converrebbe definirla un comunicatore di mediazione...

Informazioni sull'autore (2009)

 Marco Senaldi (Gallarate 1960 - vive a Piacenza), critico e teorico d'arte, ha insegnato cinema e arti visive in varie università. Ha pubblicato vari saggi tra cuiEnjoy! Il godimento estetico, Meltemi, 2003; Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell'artista, Meltemi, 2004; Doppio sguardo. Cinema e arte contemporanea, Bompiani, 2008; Arte e Televisione. Da Andy Warhol a Grande Fratello, PostmediaBooks, 2009; Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema e arti visive, Mimesis, Milano 2013. Ha curato mostre come Cover Theory. L'arte contemporanea come re-interpretazione (2003); Il marmo e la celluloide. Arte e visioni cinematografiche (2006); Fuori Fuoco (2012). Scrive per "Flash Art" e "Artribune".

Informazioni bibliografiche