Lo hobbit o la Riconquista del tesoro

Copertina anteriore
Adelphi, 1973 - 342 pagine
"Lo hobbit" è il libro con cui Tolkien ha presentato per la prima volta, nel 1937, il foltissimo mondo mitologico del Signore degli Anelli, che ormai milioni di persone di ogni età, sparse ovunque, conoscono in tutti i suoi minuti particolari. Tra i protagonisti di tale mondo sono gli hobbit, minuscoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", timidi, capaci di "sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di persone indesiderate", con un'arte che sembra magica ma è "unicamente dovuta a un'abilità professionale che l'eredità, la pratica e un'amicizia molto intima con la terra hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe" quali gli uomini. Se non praticano la magia, gli Hobbit finiscono però sempre in mezzo a feroci vicende magiche, come capita appunto a Bilbo Baggins, eroe quasi a dispetto di questa storia, che il grande "mago bianco" Gandalf coinvolgerà in un'impresa apparentemente disperata: la riconquista del tesoro custodito dal drago Smog. Bilbo incontrerà così ogni sorta di avventure, assieme ai tredici nani suoi compagni e a Gandalf, che appare e scompare, lasciando cadere come per caso le parole degli insegnamenti decisivi. E il ritrovamento, apparentemente casuale, di un anello magico, è il germe della grande saga che Tolkien proseguirà nei tre libri del "Signore degli Anelli" illuminando nel suo durissimo senso un tema segreto de "Lo hobbit": cosa fare dell'Anello del Potere?

Informazioni sull'autore (1973)

A writer of fantasies, Tolkien, a professor of language and literature at Oxford University, was always intrigued by early English and the imaginative use of language. In his greatest story, the trilogy The Lord of the Rings (1954--56), Tolkien invented a language with vocabulary, grammar, syntax, even poetry of its own. Though readers have created various possible allegorical interpretations, Tolkien has said: "It is not about anything but itself. (Certainly it has no allegorical intentions, general, particular or topical, moral, religious or political.)" In The Adventures of Tom Bombadil (1962), Tolkien tells the story of the "master of wood, water, and hill," a jolly teller of tales and singer of songs, one of the multitude of characters in his romance, saga, epic, or fairy tales about his country of the Hobbits. Tolkien was also a formidable medieval scholar, as evidenced by his work, Beowulf: The Monster and the Critics (1936) and his edition of Anciene Wisse: English Text of the Anciene Riwle. Among his works published posthumously, are The Legend of Sigurd and Gudrún and The Fall of Arthur, which was edited by his son, Christopher. In 2013, his title, The Hobbit (Movie Tie-In) made The New York Times Best Seller List.

Informazioni bibliografiche