Abitare la città contemporanea

Copertina anteriore
Skira, 2003 - 109 pagine
Una stimolante riflessione sulla città contemporanea e sulle sue continue trasformazioni, sulla progettazione e costruzione di spazi pubblici in rapporto con l'ambiente. Negli anni '90 il territorio è stato fatto oggetto di scritture sempre più numerose da parte di progetti di architettura e di urbanistica, di programmi, politiche, laboratori, ma è stato letto con sempre maggiori difficoltà, con incertezze crescenti che ne hanno moltiplicati i punti di vista, rallentato gli esiti, diminuita la capacità di creare condivisione. Gli scritti raccolti in questo volume sono esercizi di lettura che cercano di proporre elementi di discussione sulla città contemporanea e le sue trasformazioni. Il volume - che si pone nella forma della rassegna critica, proponendo un primo bilancio sulla città contemporanea - si chiude con una discussione sulle posizioni sostenute da alcuni urbanisti in merito alla dispersione e alla città contemporanea. I primi sei capitoli traggono spunto da alcune posizioni presenti nel dibattito disciplinare, cercando conforto per la loro discussione nell'osservazione di concrete situazioni territoriali. Si potrebbe così dire che ciascuna di queste letture proviene da un'altra, da un'adesione o da una non condivisione dovuta a piccole differenze trascurate che si ritengono importanti, a un dubbio circa il fatto che le cose stiano proprio come sono descritte, a qualche presupposto che non si ritiene sviluppato fino in fondo.

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