C'era una volta il cinema: I miei film, la mia vitaIl Saggiatore, 22 nov 2018 - 225 pagine Due occhi di ghiaccio, un poncho sulle spalle, il mozzicone di un sigaro stretto nel ghigno da pistolero. uel sigaro appartiene a un uomo troppo svelto a sparare, un uomo senza nome la cui mira non conosce perdono. Ad annunciarlo, mentre si avvicina al galoppo al villaggio di San Miguel, è un fischio malinconico che sembra provenire dalla gola del tempo, dai decenni sepolti nella polvere rossastra del West.Quell’uomo spietato è l’eroe di una nuova epica, fatta di sangue e piombo, di carne, cavalli e dinamite. È la Trilogia del dollaro, canto per fucile e macchina da presa, odissea di cacciatori di taglie che ha riscritto il genere western con la lingua di Kurosawa e Céline: film costruiti con gesti ieratici, con tempi dilatati pronti a esplodere in parossismi di violenza, con un ordito di sguardi interminabili, spari improvvisi, dialoghi scarnifi cati le cui battute si dischiudono in formidabili aforismi. Il regista si chiama Sergio Leone.C’era una volta il cinema – frutto di quindici anni di dialogo ininterrotto con Noël Simsolo tra Parigi, Cannes e Roma – è il testo cui Leone ha affi dato il racconto della propria vita e di tutti i film che ha girato. I fotogrammi dei suoi ricordi portano impressi il cappello di Clint Eastwood e la barba mal rasata di Gian Maria Volonté, le melodie di Ennio Morricone, lo sguardo di Claudia Cardinale e il sorriso offuscato di Robert De Niro, gli incontri con Pier Paolo Pasolini, Klaus Kinski e Orson Welles.Leggere questo memoir-intervista, finora inedito in Italia, è come ritrovare in una vecchia cassetta una voce che si credeva smarrita. Una voce acuta, divertita, ferocemente anticonvenzionale, che fra un aneddoto di vita sul set e una riflessione sul cinema finisce per rivelare i segreti di un regista che ha saputo trasformare gli anni del proibizionismo nel romanzo struggente delle amicizie tradite, delle vendette e degli amori perduti. E che, nell’oblio di una fumeria d’oppio come sulle carrozze di un treno a vapore, ha dipinto l’immagine del tempo mentre fugge via. |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
abbiamo alcuni Aldrich All'inizio America americani americano amico andato Antonioni arrivato assistente attore avrebbe avrei avuto Ben-Hur bisogno brutto C'era cacciatori di taglie capito cattivo chiesto cineasta cinema cinematografico cinepresa Clint Eastwood Coburn colosso di Rodi cominciato conosciuto davvero detto dirigere diventato erano fare il film fascismo film film precedenti Frank genere Gian Maria Volonté gioco giorni di Pompei girare guardare guerra Harry Grey Henry Fonda Hollywood immagini incontrato iniziato interpretare italiani italiano Jason Robards John Ford l'ho lavorare Maciste Mano armata Mario Bonnard Morricone musica Noodles nulla padre parlare pellicola pensato peplum persino personaggio piaciuto potuto preferito prendere problemi produttore produzione proposto pugno di dollari punto raccontato realizzare realtà recitare regista riprese rivoluzione Robert Rod Steiger romanzo ruolo sapevo sarebbe scena sceneggiatore sceneggiatura seguito sequenza Sergio Leone sogno soldi spettatore stava storia successo Terence Hill trattava trovato Tuco uomo utilizzare vedere visto volevo Welles West western