Il bell'ebreoEdizioni Piemme, 2012 - 158 pagine "Una mattina andai da lei e mi disse che dall'indomani avrebbe iniziato a insegnarmi a leggere e scrivere, e che quindi dovevo prepararmi a passare con lei tutte le mattinate a venire. 'Da voi... non ti hanno istruito, Bell'ebreo?' Le sue parole mi confondevano. La guardai incuriosito e sollevai le spalle, poiché non sapevo cosa volesse dire leggere e scrivere." Così ha inizio la storia d'amore tra Fatima e Salem, lei musulmana e lui ebreo, nello Yemen del 1600. Fatima è la giovane figlia dell'imam del villaggio di Rayda, una ragazza istruita, colta, che decide di condividere il suo sapere con il suo amico Salem, figlio analfabeta di un artigiano ebreo. Attraverso le lezioni che Fatima gli impartisce, le letture che gli propone, Salem scopre un mondo, quello dell'islam, di cui apprende la lingua, le sacre scritture, le scienze, lasciando sconcertata tutta la comunità. Ma quei giorni di studio, per Salem, sono anche un modo per conoscere la ragazza nel profondo e per innamorarsene perdutamente. I due sanno di non avere un futuro in un villaggio come Rayda, dove il loro amore è considerato un'aberrazione. L'unica possibilità è la fuga. Ma forse per loro nessun rifugio è possibile. Una storia ambientata nel passato, che prospetta una realtà tragica e inaccettabile, purtroppo rimasta identica nel presente. |
Parole e frasi comuni
accanto aggiunse Ahmad ibn al-Hadi al-Mahdi al-Mutawakkil alcuni allora Allùs andai andare arabo arrivato Asaad ascoltare avesse avrebbe Avrei voluto Bell’ebreo c’era calendario musulmano canto casa del mufti chiamava chiedere chiese cimitero continuare convertito all’islam d’amore davanti dell’imam dell’islam dhimmi diceva diventato diwàn domanda donna ebrei erano eravamo Fatima figlio del muezzin Fitmàh fratello genitori Gerusalemme giorno giudice Ahmad hadìth Hadramawt Hayim Hazzàa Higiaz Husain Ibn Arabi Ibn Hazm imam infedele l’altra l’avevo l’ebreo l’emiro l’ha l’imam l’impressione l’indomani L’uomo leggere e a scrivere libri madre mattino mente mese moglie moschea Muhammad musulmani musulmano Nafha Nashua nome nonno notte ormai padre parlare parole passato potevo profeta qamariyya Qasim quarant’anni quartiere ebraico rabbino raccontò ragazza Rayda religione resi conto rimase risposta riusciva Sabà Sabbatai Zevi Saleh il muezzin Salem Sanaa sapere sarei sembrava sentito siete sogno soltanto somaro sposare sulmani t’ha testa tomba un’altra vedere viso Yemen