La campagna del 1866 in Italia

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Pagina 146 - Palestro e di San Martino. Io sento in cuore la sicurezza che scioglierò pienamente questa volta il voto fatto sulla tomba del Mio Magnanimo Genitore. Io voglio essere ancora il Primo Soldato della Indipendenza Italiana.
Pagina 146 - L'Austria rifiutò anche questa volta i negoziati e respinse « ogni accordo, e diede al mondo una prova novella che se « confida nelle sue forze, non confida egualmente nella bontà « della sua causa e nella giustizia dei diritti che usurpa. « Voi pure potete confidare nelle vostre forze, Italiani, guar.
Pagina 146 - ... suo territorio diventerà per essa una guarentigia d'ordine e di pace, e ritornerà efficace strumento della civiltà universale. " Italiani ! Io do lo Stato a reggere al mio amatissimo cugino il principe Eugenio, e riprendo la spada di Coito, di Pastrengo, di Palestra e di San Martino.
Pagina 145 - La vittoria fu pel buon diritto; e la virtù degli eserciti, il concorso dei volontari, la concordia e il senno dei popoli e gli aiuti di un magnanimo alleato rivendicarono quasi intera la indipendenza e la libertà d'Italia. " Supreme ragioni che noi dovemmo rispettare ci vietarono di compiere allora la giusta e gloriosa impresa: una delle più nobili ed illustri regioni della penisola, che il voto delle popolazioni aveva riunito alla nostra Corona, che...
Pagina 145 - ... rivendicarono quasi, intera la indipendenza e la libertà d'Italia. « Supreme ragioni che Noi dovemmo rispettare, ci vietarono di compiere allora la giusta e gloriosa impresa: .una delle più nobili ed illustri regioni della Penisola, che il voto delle popolazioni aveva riunito alla Nostra Corona, che...
Pagina 145 - Benché ciò fosse grave al mio cuore, nondimeno mi astenni dal turbare l'Europa desiderosa di pace, che favoriva colle sue simpatie il crescere e il fondarsi del mio regno. " Le cure del mio Governo si volsero a perfezionare ed assodare gli ordinamenti interni, ad aprire ed alimentare le fonti della pubblica prosperità, a...
Pagina 147 - Sottufficiali e Soldati ! Assumo oggi nuovamente il comando dell'esercito per adempiere al dovere che a me ed a voi spetta di rendere libero il popolo della Venezia, che da lungo tempo geme sotto ferreo giogo. Voi vincerete, ed il vostro nome sarà benedetto dalle presenti e future generazioni.
Pagina 145 - ... faceva delle misere popolazioni, che la conquista e una spartizione iniqua gli avevano dato, pure io seppi frenare, in omaggio alla quiete d'Europa, i miei sentimenti d'Italiano e di Re, e le giuste impazienze de
Pagina 145 - ... la indipendenza e la libertà d'Italia. « Supreme ragioni che noi dovemmo rispettare ci vietarono « di compiere allora la giusta e gloriosa impresa: una delle « più nobili ed illustri regioni della penisola, che il voto delle « popolazioni aveva riunito alla nostra corona, che...
Pagina 142 - Vani riuscirono in questi ultimi anni i tentativi ei consigli di Potenze amiche per rimediare a questa incompatibile condizione di cose. Era quindi inevitabile che l'Italia e l'Austria si trovassero a fronte al primo manifestarsi di qualche complicazione europea. « La recente iniziativa dell'Austria ad armare e la ripulsa che oppose alle pacifiche...

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