La strega

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Bur, 15 ott 2012 - 368 pagine
La donna nasce fata, in amore è maga, ma per le società e le religioni è strega. La più violenta condanna che sia mai stata inflitta al genere femminile, che fra il 1300 e il 1600 portò sul rogo oltre ventimila innocenti, costituisce l'occasione, per il grande scrittore francese, di comporre il suo inno alla strega, simbolo della donna ribelle e "redenzione d'Eva, maledetta dal cristianesimo". Redatto su cronache, atti giudiziari e documenti d'archivio sfuggiti alla distruzione, questo testo forza i confini tra ricostruzione storica e scrittura letteraria: così quello che molti considerano l'atto di nascita dell'etnografia moderna, la più violenta denuncia dell'Inquisizione cattolica e dell'esclusione sociale che sia mai stata scritta, diventa anche uno straordinario romanzo, traboccante di lucida pietà verso le tante donne condannate ogni giorno alla vergogna.
 

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Informazioni sull'autore (2012)

Jules Michelet (1798-1874) è uno dei più noti storici dell’Ottocento francese. Per il suo sostegno alle idee liberali della Rivoluzione di luglio, fu costretto nel 1851 ad abbandonare la cattedra di storia al Collège de France. Tra le sue opere ricordiamo: Storia di Francia (1833-67), Storia della Rivoluzione (1847-53), La donna (1860), Il mare (1861).

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