Manuale minimo dell'attore

Copertina anteriore
Einaudi, 2009 - 382 pagine
Come faceva a scendere dalle nuvole il "deus ex machina"? Quale era l'opinione sui "comici" di san Carlo Borromeo? Perché le maschere hanno il "terzo occhio"? Come nasce il "grammelot", e perché? E come suona la traduzione simultanea della "Storia della tigre" dal dialetto di Shanghai nel "grammelot" della Padania? Che differnza c'è tra la veridica istoria del giullare Ciullo d'Alcamo e quella, molto meno veridica, che abbiamo imparato a scuola? E chi erano, esattamente, i giullari? In che cosa consisteva e consiste l'"andare all'improvviso"? Come si costruiva un canovaccio, e come si costruisce un testo teatrale? E soprattutto: come si inchioda lo spettatore alla poltrona? Tra divagazioni autobiografiche ed esempi concreti, com'è nel suo stile, Dario Fo risponde a tutte queste domande, e a moltissime altre, con l'aiuto d Franca Rame. Cosicché questo "manuale" tanto minimo non è: oltre a comprendere un'originale rassegna delle fonti bibliografiche e un glossario della terminologia teatrale di ieri e di oggi, vuole rispondere alle esigenze di chi aspira a calcare le scene ma anche di chi, come spettatore, è curioso di sapere che cosa gli sta succedendo intorno.

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