Minima Mercatalia: Filosofia e capitalismo

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Giunti, 14 mar 2012 - 503 pagine
La modernità è anche la storia del nesso di tensione, adattamento e contrasto tra la filosofia e l’assolutizzazione del mercato in cui si condensa lo spirito del capitalismo. Sulle orme di Hegel e di Marx, il libro delinea una fenomenologia dello spirito del capitalismo condotta sui due piani della storia della modernità e delle principali figure del pensiero che l’hanno animata. Massima alienazione dell’uomo rispetto alle proprie potenzialità ontologiche, l’odierno monoteismo del mercato è la prima società in cui regna sovrano il principio metafisico dell’illimitatezza, il “cattivo infinito” della norma dell’accumulazione smisurata del profitto a scapito della vita umana e del pianeta. In questo scenario, la filosofia resta il luogo del rischio assoluto: infatti, essa è il luogo della possibile resistenza al nichilismo della forma merce e, insieme, della sua eventuale legittimazione in stile postmoderno.

Saggio introduttivo di Andrea Tagliapietra
 

Sommario

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Informazioni sull'autore (2012)

Diego Fusaro (Università di Milano – San Raffaele) è studioso della filosofia della storia e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx e per la “storia dei concetti” tedesca. Per Bompiani ha curato l’edizione bilingue di diverse opere marxiane e ha recentemente pubblicato due studi monografici, Bentornato Marx! (2009) ed Essere senza tempo (2010). È il curatore del progetto internet “La filosofia e i suoi eroi” (www.filosofico.net).

Informazioni bibliografiche