Mirra; melodramma in due atti e un intermezzo (sulla seconda parte della tragedia di Vittorio Alfieri).

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New York, Ricordi, 1920 - 30 pagine

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Brani popolari

Pagina 8 - Sì, dolce sposo; ch'io già tal ti appello; Se cosa io mai ferventemente al mondo Bramai, di partir teco al nuovo sole Tutta ardo, e il voglio.
Pagina 17 - Anzi, vo' sempre D'ora in poi sul tuo viver vegliar io. MIRRA Tu vegliare al mio vivere? ch'io deggia, Ad ogni istante, io rimirarti? innanzi Agli occhi miei tu sempre? ah! pria sepolti Voglio in tenebre eterne gli occhi miei: Con queste man mie stesse, io stessa pria Me li vo
Pagina 28 - CINIRO ... Io... di spavento... E d'orror pieno, e d'ira... e di pietade... Immobil resto. MIRRA Oh Ciniro!... Mi vedi... Presso al morire... Io vendicarti... seppi... E punir me... Tu stesso, a viva forza, L'orrido arcano... dal cor... mi strappasti... Ma, poiché sol colla mia vita... egli esce... Dal labro mio... men rea... mi moro...
Pagina 27 - Or, nel mio estremo sospir, che già si appressa,... alle tante altre 180 furie mie l'odio crudo aggiungerassi del genitor?... Da te morire io lungi?... Oh madre mia felice!... almen concesso a lei sarà... di morire... al tuo fianco...
Pagina 26 - O figlia Unica amata; oh! che di' tu? Deh! vieni Fra le paterne braccia. — Oh cielo! in atto Di forsennata or mi respingi? Il padre Dunque abborrisci? e di sì vile fiamma Ardi, che temi... MIRRA Ah! non è vile;... è iniqua 140 150 160 618 CINIRO Che parli?
Pagina 8 - Il ritrovarmi io tosto Sola con te; non più vedermi intorno Nullo dei tanti oggetti a lungo stati Testimon del mio pianto, e cagion forse; II solcar nuovi mari, ea nuovi regni Irne approdando; aura novella e pura Respirare, e tuttor trovarmi al fianco Pien di gioja e d'amore un tanto sposo; Tutto, in breve, son certa, appien mi debbe Quella di pria tornare.
Pagina 8 - Bramai, di partir teco al nuovo sole Tutta ardo, e il voglio. Il ritrovarmi io tosto Sola con te; non più vedermi intorno Nullo dei tanti oggetti a lungo stati Testimon del mio pianto, e cagion forse...
Pagina 25 - Io disperatamente amo, ed indarno . Ma, qual ne sia l'oggetto, né tu mai, Né persona il saprà: lo ignora ei stesso... Ed a me quasi io '1 niego . . CINIRO Ed io saperlo E deggio, e voglio.
Pagina 26 - Te ne scongiuro, parla: io ti vo' salva, Ad ogni costo mio. MIRRA Salva?... Che pensi?... Questo stesso tuo dir mia morte affretta... Lascia, deh! lascia, per pietà, ch'io tosto Da te... per sempre... il pie... ritragga... CINIRO O figlia Unica amata; oh! che di
Pagina 11 - Dea, per l'azzurre aure del ciclo, coi be' nitidi cigni al carro aurato, raggiante scendi; abbi i duo figli a lato; 155 e del bel roseo velo gli sposi all'ara tua prostrati ammanta; e in due corpi una sola alma traspianta». CECRI Figlia, deh! sì; della possente nostra Diva, tu sempre umìl... Ma che? ti cangi 160 tutta d'aspetto?...

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