Russofobia. Mille anni di diffidenza

Copertina anteriore
Sandro Teti Editore, 4 mag 2016 - 416 pagine

«La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro un enigma» affermava Churchill nel 1939. Ma l’Occidente ha mai provato davvero a risolvere questo rompicapo? È l’oggetto osservato a essere imperscrutabile,
o sono forse gli occhi dell’osservatore a essere offuscati?
Partendo da Carlo Magno, fino ad arrivare alla recente crisi ucraina, Guy Mettan ricostruisce le linee di forza religiose, geopolitiche e ideologiche di cui si nutre la russofobia europea e americana. Attraverso una discussione critica delle fonti mette in luce le debolezze e le mistificazioni del pregiudizio che ancora oggi porta l’Occidente a odiare l’orso russo e a temere il suo presunto imperialismo. 

«Oggi – sostiene Mettan – il mistero russo non esiste più, poiché le informazioni sono disponibili per tutti coloro che vogliano decifrarle». Nel potere delle domande e nel senso critico risiede la soluzione all’enigma: la Russia non deve essere per l’Occidente un’estraneità da combattere, ma un’alterità da conoscere, anche per una nuova e più consapevole definizione della propria identità.

Informazioni sull'autore (2016)

Guy Mettan è un giornalista, storico e politico ginevrino, esperto di geopolitica della Russia. È membro fondatore e direttore del Club Svizzero della Stampa. Dopo l’esordio al Journal de Genève, ha collaborato con diverse testate fino a diventare redattore capo del prestigioso quotidiano Tribune de Genève. Successivamente si è dedicato alla carriera politica, entrando nello schieramento di centro Pdp (Partito democratico popolare), diventando consigliere municipale della città di Ginevra. È autore di numerosi libri di argomento storico dedicati alla Svizzera.

Franco Cardini. Medievista di fama internazionale e storico delle relazioni tra mondo musulmano, ebraico e cristiano. Si è a lungo occupato di eurasismo e di rapporti tra Oriente e Occidente. Professore dell’Università di Firenze, è autore di più di trenta saggi tradotti nelle principali lingue europee. Editorialista de il Giornale e di Avvenire, ha ideato e condotto per la Rai diversi programmi televisivi e radiofonici di divulgazione storica.

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