Siamo tutti strambi

Copertina anteriore
Sperling & Kupfer, 2011 - 109 pagine
La massa fiduciosa e indifferenziata che per decenni ha comprato di tutto senza pensarci troppo si è estinta. L'uomo-medio, il normale tanto amato dalle aziende di tutto il mondo, è scomparso e le "variazioni rispetto alla media" si moltiplicano alla velocità della luce. È iniziata l'era degli strambi, quelli che si organizzano in tribù, si sentono diversi e si ostinano a voler scegliere che cosa piace loro e cosa no. La rivoluzione digitale li ha fatti crescere e proliferare, rendendo più forte la loro voce. Ora nel mondo ci sono milioni di gruppi i cui membri rispettano, ammirano e sostengono idee e comportamenti che gli "esterni" considerano strambi, ma che ai loro occhi sono null'altro che la normalità (la loro normalità). Eccoli, i nuovi ricchi: non necessariamente chi ha tanti soldi in tasca, ma chi è consapevole di avere libertà di scelta. E vuole sfruttarla fino in fondo. L'autore de" La mucca viola" lancia la nuova parola d'ordine: oggi per vendere un prodotto, diffondere un'idea o comunicare un brand bisogna parlare proprio agli strambi, confrontarsi con loro e - perché no? - diventare strambi.
 

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