Taras Bul'ba e gli altri racconti di Mirgorod

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Garzanti Classici - 218 pagine
Con i Racconti di Mirgorod, pubblicati nel 1845, affiora nell’opera gogoliana la consapevolezza dei mali che tormentano l’umanità e che, in capo a un’inevitabile deriva, ne causeranno la disfatta. Ai poderi fioriti, alle distese sconfinate della steppa ucraina fanno da tetro corteggio il dolore, la violenza, la distruzione, la cattiveria, la morte come rottura di un accordo tra i vivi. Nascono il conflitto, la furia di prevaricare e di condizionare la libertà altrui a proprio esclusivo vantaggio. Nasce cioè la società in cui Gogol’ infelicemente vive. Per questo, i quattro racconti si propongono come naturale e drammatico trait d’union tra il lirismo stupefatto delle Veglie e l’amarezza del ciclo pietroburghese, in cui tutto è menzogna, inganno, sopruso, follia, morte. La raccolta comprende i racconti: Possidenti d’antico stampo – Taras Bul’ba – Il Vij – Storia di come Ivan Ivanovič litigò con Ivan Nikiforovič
 

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Parole e frasi comuni

Informazioni sull'autore (2012)

Nikolaj Vasil’evič Gogol’ nacque a Soročincy, nel governatorato di Poltava, in Ucraina, nel 1809. Nel 1828 si trasferì a Pietroburgo, entrando presto nell’ambiente letterario. Nominato nel 1834 professore di storia all’Università, si dimise dall’incarico l’anno successivo. Nel 1836 lasciò la Russia e cominciò a peregrinare per l’Europa; fu a Parigi e a Roma. Scrisse racconti, novelle, saggi critici e drammi teatrali. Morì a Mosca nel 1852.

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