Una bambina ad Auschwitz

Copertina anteriore
Mursia, 2014 - 111 pagine
Dopo una vita trascorsa senza mai sottrarsi al dovere morale di testimoniare, Arianna Szörényi decide di pubblicare il suo diario della deportazione, scritto dopo la liberazione dal lager di Bergen-Belsen, dove la sua voce di bambina urla la propria sofferenza con una semplicitŕ e un'ingenuitŕ disarmanti. In ogni riga il lettore sentirŕ l'eco del pianto e della disperazione dei suoi famigliari. Rivedrŕ le mani bianche del padre e gli occhi socchiusi della madre che la stringeva a sé cercando di proteggere la sua creatura piů piccola, e i volti degli altri fratelli che cercavano un abbraccio fra tutti, senza avere tregua nell'incessante allucinazione di quel viaggio di cui non si conosceva la meta.

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