Utopia

Copertina anteriore
Guida Editori, 2000 - 308 pagine
"Utopia" è il testo che ha dato nome all'intero genere letterario dei progetti romanzeschi di società ideale. Pubblicato per la prima volta nel 1516, questo "libretto veramente aureo e non meno utile che divertente", ha preso posto da allora tra i grandi testi dell'umanità. Si tratta del "messaggio nella bottiglia", che un umanista, inorridito di fronte al male sociale che straziava la sua età e il suo Paese, volle destinare non ai contemporanei sordi e impotenti, ma alla meditazione e alla intraprendenza dei posteri.

Dall'interno del libro

Pagine selezionate

Sommario

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 107 - ... squallide vedute, terre aspre e incolte, abitate da belve, da serpenti e magari da uomini, ma non meno feroci delle belve né meno pericolosi.
Pagina 242 - Alessandro VI non fece mai altro, non pensò mai ad altro, che a ingannare uomini: e sempre trovò subietto da poterlo fare. E non fu mai uomo che avessi maggiore efficacia in asseverare, e con maggiori giuramenti affermassi una cosa, che la osservassi meno: nondimeno sempre li succederono gli inganni ad votum, perché conosceva bene questa parte del mondo.
Pagina 9 - ... assicurano un livello di vita umano. Antica tanto da suonare convenzionale era la condanna dell'usura e dell'ozio, antichi il disprezzo per le mal congregate o ciecamente tesaurizzate ricchezze, la polemica contro la nobiltà non convalidata da virtù eminenti, l'incoraggiamento agli impulsi filantropici, le lodi della vita dimessa, semplice e sobria. Ormai non sembra più età di miti esortazioni e si invocano drastici rimedi: da una parte stanno i potenti frivoli ed esosi, i sacerdoti incolti...
Pagina 108 - . Hythloday cioè si rende conto che nel mondo d'Utopia i valori sono completamente invertiti rispetto a quelli dell'Inghilterra: in Utopia non valgono gli ori, le pietre preziose, le vesti raffinate, non si 19 SB Liljegren, op. cit., pp. 86-87. 20 T. More, Utopia, cit., p. 33: « i provvedimenti opportuni e saggi che ebbe modo di vedere in atto fra popoli che si reggono con norme civili » (trad. it. p. 86). 21 Ibidem, p. 173: « ...ma mi vergogno narrare in che modo lo [oro] tengono, temendo che...
Pagina 18 - Utopia altro non sarebbe che una descrizione induttiva, tecnicamente corretta e teologicamente ineccepibile, dell'uomo costituito in puris naturdibus, cioè dello stato sociale cui l'uomo può giungere razionalmente, senza il lume soprannaturale della rivelazione. Si tornerebbe così al libretto scritto per otium, come diceva Erasmo, all'esercitazione tecnicamente raffinata intorno ad un'ipotesi ormai perenta e pertanto assurda. Sembra, questo, un modo tra sbrigativo e sordo di sgombrare il campo...
Pagina 242 - ... lupi. Bisogna adunque essere volpe a cognoscere i lacci, e lione a sbigottire i lupi. Coloro che stanno semplicemente in sul lione, non se ne intendono. Non può pertanto un Signore prudente , né debbe osservare la fede , quando tale osservanzia gli torni contro, e che sono spente le cagioni che la feciono promettere. E se gli uomini...
Pagina 8 - Quello che si vuole è restaurare la giustizia nei tribunali, istituire un corpo vulgato e piano di leggi semplificate e renderlo indiscriminatamente operante. Ma il ritorno alla natura conduce alla constatazione dell'eguaglianza originaria e ben presto qualunque sperequazione apparirà arbitraria, abusiva qualunque gerarchia che non sia fondata sul merito e il concreto apporto sociale; si idealizza così una immaginaria società primitiva, cementata di concordia fraterna, troppo diversa dallo spieiato...
Pagina 231 - ... la notte, gli pongono al capezzale acqua con altre vivande, che si possa mantenere quattro o sei giorni; e dipoi lo lasciano solo e...
Pagina 86 - ... più dolcemente la verità negli animi, quasi spalmandola di miele. Ma certo avrei temperato le cose in modo che, se anche avessi voluto abusare dell'ignoranza del volgo, avrei almeno permesso per i più colti qualche indizio, che rendesse facile svelare i miei intendimenti. Perciò, se non altro, avrei almeno assegnato al principe, al fiume, alla città, all'isola, dei nomi tali da suggerire ai più esperti che l'isola non esiste in nessun posto, la città è evanescente, il fiume...
Pagina 86 - Firpo, cit., p. 68 n. 1. istituzioni degli Utopiani, o alcuni aspetti non abbastanza funzionali tra le invenzioni da me introdotte nel delineare il mio Stato... Quando poi dubita se la cosa sia vera o inventata, mi sembra che sia lui a difettare di un coerente giudizio. Io non pretendo di sostenere che, se avessi deciso di scrivere di politica e mi fosse venuto in mente un racconto così romanzesco, mi sarei forse astenuto da un'invenzione adatta ad insinuare un pò più dolcemente la verità negli...

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