I centri produttori di ceramica in Piemonte (secoli XVII-XIX)

Copertina anteriore
Gabriella Pantò
All’Insegna del Giglio, 1 nov 2002 - 185 pagine

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno promosso nel 1999 dall’Amministrazione provinciale di Biella e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte. Gli studi presentati approfondiscono, secondo ottiche diverse ma convergenti, siano esse archeologiche o storico documentarie, le conoscenze su realtà produttive e su aspetti culturali e socio-economici del territorio regionale piemontese nei secoli XVII-XIX. Ne emerge un quadro fortemente articolato, di produzioni ceramiche di elevata qualità artistica, realizzate secondo modelli originali come nelle fabbriche di Asti, Torino, Castellamonte, che operavano in concorrenza con i centri del Piemonte meridionale e in particolare Mondovì, oppure mediati attraverso il trasferimento di maestranze dall’area ligure come nel caso di Cassine. Particolare rilevanza assumono le produzioni di ceramiche popolari del Biellese, note dai documenti come “bielline” e diffuse, attraverso vaste reti commerciali, fin sui mercati svizzeri e lombardi.

Dall'interno del libro

Sommario

PALMUCCI QUAGLINO Le fabbriche di ceramica nel Piemonte meridionale
13
S ARDITI S GOBBATO Lattività dei ceramisti di Cassine AL
21
A CROSETTO La produzione di una fornace astigiana
35
G PANTÒ I pignatari del Biellese Una produzione originale?
51
probabili produzioni locali
91
G GIORDA Fornaci e fornaciai di Castellamonte TO La produzione di vasellame
131
VASCHETTI Vasi da coronamento nelledilizia canavesana del Settecento
139
P GAIANI Lattività delle fornaci nel Piemonte orientale Fonti documentarie
159
S SFRECOLA Analisi mineropetrografiche per lindividuazione delle aree produttive piemontesi
169
SPINA Le stoviglie di Ronco Biellese Memoria e presente di un antico artigianato
175
R BORDONE Conclusioni
183
Copyright

Parole e frasi comuni

Informazioni bibliografiche