Abitare 'alla moderna'. Il rinnovo architettonico a Genova tra XVI e XVII secolo

Copertina anteriore
All’Insegna del Giglio, 1 lug 2005 - 107 pagine

Da una ricca base documentaria, è colta la dinamica per cui la città cinque e seicentesca, crescendo in altezza sulla rete dei vecchi sedimi medievali, diventa ‘moderna’. Per la prima volta sono chiariti i meccanismi economici con cui sono stati sviluppati i quartieri popolari trasformando le primitive case artigiane in ‘case a mezzani’ con fino a sette piccoli alloggi uguali sovrapposti e come, nelle aree centrali, tra piani nobili e ‘mezzarie’, con il commercio, l’ospitalità, l’ingombrante servitù, e la sobria abitazione di una sola famigha, fossero organizzate su sette livelli, le ricche case mercantili, oggi scomparse. La ricerca è rivolta al contesto urbano più che ai grandi palazzi rappresentativi. Con una serie di progetti di trasformazione, che riportano lo stato delle case prima e dopo gli interventi, si risale ai mutamenti della moda e del gusto, ma anche dei modi di vita della società genovese: dalla casa medievale, alla rinascimentale, alla barocca, verso la casa borghese.

 

Sommario

La ricerca
7
Le stratificazioni urbane
23
La spinta verso lalto
37
Gli spazi interni
53
La casa ideale una componente perduta
71
Costruire moderno
97
Copyright

Parole e frasi comuni

Informazioni bibliografiche