TazirAmazon, 8 set 2019 - 47 pagine Le fotografie e i testi di questa raccolta nascono rispettivamente dal rapporto di Selene Porcaro e di Gabriele Levantini con il “loro” mare. Sono esperienze differenti, consumate in mari distanti, ma che si intrecciano in un unico racconto, che è al tempo stesso personale e universale. Quest’unità e universalità è il tema centrale della raccolta, il cui titolo è in Sabir, la lingua franca mediterranea dal Medioevo al XIX secolo. In apertura il lettore troverà due citazioni in quest’antica lingua, che lo indirizzeranno alla lettura del questo progetto. La seconda termina con la parola “tazir” (tacere), che dà il titolo all’intera opera e che è l’unica cosa che si può fare davanti all’immensità del mare. Tacere e ascoltare. |
Sommario
8 | |
Introduzione e guida alla lettura | 9 |
Nudo | 13 |
Comunitaria solitudine | 15 |
Proteggimi | 17 |
Come puoi catturare un attimo? 7 Parlami | 19 |
Nomen omen | 25 |
Arrivano i turisti | 27 |
Amami per sempre | 32 |
Tempesta | 35 |
Un vecchio amico | 36 |
Vita | 39 |
Semplicità | 41 |
Una sola cosa | 43 |
Informazioni sugli autori | 45 |
Desideri | 31 |
Parole e frasi comuni
alcuna allontanandosi allora altre AMICO ammirare amore andava anima ARRIVANO ascoltare attimo avrebbe avrei bambini Basterà battigia belli bisogno calma Camminava capito cercando certamente cielo coloro conosciuto corpi crescita cuore davanti devo distesa diventava diversi diverso dolore erano esiste esperienza faceva fare fece felice ferma finalmente foglie fondo forma forza fotografia giocare giorno godersi Guardarli immagini infine intera invece l'orizzonte l’acqua largo lasciavano lavoro legame liberi lontano luce lunghe maestro mano mare marinai mattina mese momento mondo Mustafà navigazione nessun nonno NUDO nuova occhi osserva pace Parlava parole Passava pensieri Penso perde personale persone piccolo piuttosto pochi porto posso poteva profonda progetto propria provando punto quei racconti ragazzi Ricordo riposano riuscire riva sabir salato sapevo scala scogli Selene sembra semplicemente sentire siamo silenzio Sognava spesso spettacolo spiaggia star stelle superficie tacere Tazir tempesta terra tornare turisti umanità unico uomo vari vedere veniva vento verso vista vivere voluto