Immagini divine. Devozioni e divinità nella vita quotidiana dei Romani, testimonianze archeologiche dall'Emilia Romagna

Copertina anteriore
Jacopo Ortalli, Diana Neri
All’Insegna del Giglio, 1 nov 2007 - 264 pagine

Quando, nel 268 a.C., i coloni romani si affacciarono nella Valle Padana per fondare Ariminum, si trovarono di fronte ad un territorio con una popolazione molto composita, formata da diverse tribù galliche sopra un substrato umbro-etrusco, con tradizioni, e quindi con credenze religiose, molto varie. La tradizione religiosa romana portata dai colonizzatori univa, quindi, una religione pubblica, codificata per quanto riguardava i riti, ed una religiosità privata, collegata alle tradizioni popolari e familiari, molto più variata e difficile da precisare, anche per la quasi assoluta mancanza di fonti relative.
La mostra di Castelfranco Emilia presenta quindi un panorama estremamente variato, anche discontinuo, su manifestazioni ed aspetti diversi di religiosità familiare, privata, popolare e popolaresca. Questo nuovo Quaderno della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, pur nella sua scientificità, si presenta quindi diverso, portatore di conoscenza e di aspetti inusuali della vita dei romani, più vicini e più vitali rispetto a quanto tradizionalmente presentato.

 

Sommario

Sergio Graziosi
7
laltra religione tra Roma e la Cispadana Jacopo Ortalli
13
Tracce del passato Luciana Prati
37
Tradizione e culti domestici Valeria Cicala
43
Politica e religione Monica Prandi
57
Moneta e immagini divine Anna Lina Morelli
71
Gli dei venuti da lontano Francesca Cenerini
85
Magia e superstizione Maria Grazia Maioli
99
Gli dei in casa Sara Santoro
113
gioia Daniela Rigato
129
dal politeismo al cristianesimo Cinzia Cavallari
145
CATALOGO
162
Bibliografia
255
Copyright

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