La dinamica degli opposti: Ricerca letteraria, cultura mediatica e media in Georges Perec

Copertina anteriore
Sapienza Università Editrice, 30 giu 2020 - 370 pagine

Scrittore eclettico e originale, autore di radio e in misura minore di cinema, Georges Perec partecipa nel 1967 a un convegno a Venezia dedicato ai “mass media” e si chiede se la scrittura letteraria possa trarre ispirazione dai nuovi linguaggi. Applicando lo stesso criterio all’analisi della sua produzione, emerge una costante messa in tensione di elementi distanti o antitetici dell’esperienza della contemporaneità, un approccio che infrange le visioni date e offre nuove chiavi di lettura. In forma romanzesca, saggistica, o esterna a ogni definizione di genere, Perec esercita la pratica dell’attraversamento, tra intrattenimento e prospettiva critica, finzione e documento, evento e quotidiano, immersione e distanza.

A fianco dell’incessante ricerca della traccia, della scrittura come lascito, affiora il senso d’inadeguatezza di un ordine immobile e rigido e una fascinazione per l’effimero, per la vita come processo. La stabilità della parola scritta si ibrida con il flusso dei media audiovisivi. Senza mai fornire soluzioni univoche, per partito preso, l’opera di Perec non cessa di esercitare la sua influenza su intellettuali e artisti e di trasmettere ai lettori la passione per l’esistente, il desiderio di comprendere il mondo che abitiamo.

 

Pagine selezionate

Parole e frasi comuni

Informazioni sull'autore (2020)

Loredana Fiorletta ha scritto di quotidiano e guerra in Perec e Duras in un volume collettivo e pubblicato alcuni microracconti sulla rivista Linus.

Informazioni bibliografiche