Giuseppe Sardi: Architetto e Capomastro nel territorio romano del XVIII secolo

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Sapienza Università Editrice, 31 ott 2022 - 160 pagine

Il volume si propone di offrire un primo quadro d’insieme dell’opera di Giuseppe Sardi (1688-1770), attivo nella duplice qualifica di architetto e capomastro nel territorio di Roma e dei suoi dintorni del primo Settecento. A partire dalla bibliografia consolidata, e in particolare dai significativi studi di Sandro Benedetti e di Paolo Portoghesi, è presentata un’analisi delle architetture di Sardi, supportata dall’approfondimento archivistico e dall’osservazione diretta, potendo aggiungere, in taluni casi, delle conoscenze inedite.

Il ripercorrere l’attività di Sardi come architetto ne mette in luce il lessico spaziale-decorativo nel contesto culturale del primo Settecento a Roma, in cui oltre alla scuola di Carlo Fontana è ancora viva l’eco delle esperienze dei maggiori maestri barocchi e dei loro epigoni. Nelle sue opere Sardi adotta la tipologia a impianto centrale, coperta a cupola, in cui la decorazione in stucco è il veicolo dei significati simbolico-religiosi e lo strumento per la narrazione teologico-sacrale.

Nel volume, è inoltre delineata l’attività di Sardi in qualità di capomastro e collaboratore di altri importanti architetti del Settecento romano.

 

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Parole e frasi comuni

Informazioni sull'autore (2022)

Marta Formosa, architetto, specializzata presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, Sapienza Università di Roma, è dottoranda presso DSDRA nello stesso Ateneo.

Gilberto De Giusti, architetto, specializzato presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, Sapienza Università di Roma, opera nei settori della progettazione, del restauro e della sicurezza.

Informazioni bibliografiche