APM – Archeologia Postmedievale, 16, 2012. Dal butto alla storia. Indagini archeologiche tra Medioevo e Postmedioevo. Atti del Convegno di Studi (Sciacca-Burgio-Ribera, 28-29 marzo 2011)

Copertina anteriore
Marco Milanese, Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello, Maria Serena Rizzo
All’Insegna del Giglio, 19 set 2014 - 232 pagine

Dal butto alla storia. Indagini archeologiche tra Medioevo e Postmedioevo. Atti del Convegno di Studi (Sciacca-Burgio-Ribera, 28-29 marzo 2011), a cura di Marco Milanese, Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello, Maria Serena Rizzo 

Lo studio dei rifiuti delle città storiche, dei sistemi e delle pratiche di smaltimento oggi ha un valore che investe la storia ambientale e che non si limita più alle prospettive dello studio storico-documentario (Leggi, Statuti, Consuetudini, che stabiliscono l’opposto di quelli che erano i comportamenti più diffusi) e di quello archeologico. Le metodologie archeologiche si rapportano a butti, scarichi e rifiuti approfondendo quella chiave d’accesso primaria all’interpretazione della stratificazione archeologica, rappresentata dai processi formativi, particolarmente nel processo interpretativo dei butti e quindi nel percorso, dai butti alla storia, che costituisce il titolo del convegno siciliano di Sciacca-Burgio-Ribera, di cui “Archeologia Postmedievale” ha accolto gli Atti. Una ventina di relazioni che portano “materiali per” la storia del tema dei rifiuti e del loro smaltimento, nelle quali emerge anche il problema della dislocazione dei rifiuti e del loro rapporto con il contesto di consumo. Gli spazi dei butti, in primo luogo: pozzi, silos, pozzi neri, latrine, intercapedini. Strutture defunzionalizzate e solo successivamente al loro abbandono utilizzate come scarichi di rifiuti, oppure strutture realizzate appositamente con questa funzione. Questi “materiali per” la storia del problema, oltre a costituire una prima ricognizione su base regionale (la Sicilia), evidenziano la complessità dell’approccio archeologico e dell’interpretazione storica dei dati materiali. Lo smaltimento dei rifiuti ordinari e di quelli “straordinari” (in relazione a cambi di funzione, di proprietà degli edifici), i rifiuti della produzione, del consumo, quelli misti e la rappresentatività sociale e culturale dei materiali.

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