Téchne

Copertina anteriore
Bur, 8 nov 2011 - 400 pagine
La parola téchne esprime il modo in cui i Greci pensavano l'agire dell'uomo: per sua natura fondato sul divenire, sull'oscillare delle cose tra l'essere e il nulla. Le radici della violenza e dell'alienazione dell'Occidente stanno proprio qui, nell'idea che l'essere nasca e finisca nello stesso nulla, a cui così si riduce il senso stesso dell'esistenza. Osservando la situazione mondiale così come si presentava alla fine degli anni Settanta, Emanuele Severino ha inquadrato l'anima più profonda della nostra società. La guerra fredda, il socialismo reale, il terrorismo, l'evoluzione del Partito comunista, la presenza e l'influenza della Chiesa in Italia sono il punto di partenza per presentare il cuore della propria ricerca: il trionfo della tecnica nella struttura filosofica occidentale. Un itinerario doppio che, indagando le origini e i tratti costanti del pensiero europeo e nordamericano, ci presenta un quadro profondo della situazione attuale e traccia le linee per il nostro futuro.
 

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Informazioni sull'autore (2011)

Emanuele Severino (Brescia 1929) è uno dei più importanti filosofi del nostro tempo. Accademico dei Lincei e professore emerito di Filosofia teoretica all’Università di Venezia, insegna Ontologia fondamentale all’Università Vita-Salute San raffaele di Milano. È autore di opere tradotte in varie lingue. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Rizzoli, ricordiamo L’identità del destino (2009) e Macigni e spirito di gravità (2010).

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