Il Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, Volumi 4-6

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Tipografia Flautina., 1833
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 41 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Pagina 65 - ... partono. Ciascun uomo ha il suo punto di vista; ciascun uomo in differenti tempi ne ha un diverso. Lo spirito della legge sarebbe dunque il risultato di una buona o cattiva logica di un giudice, di una facile o malsana digestione; dipenderebbe dalla violenza delle sue passioni, dalla debolezza di chi soffre, dalle relazioni del giudice coll'offeso, e da tutte quelle minute forze, che cangiano le apparenze di ogni oggetto nell'animo fluttuante dell'uomo.
Pagina 65 - In ogni delitto si deve fare dal giudice un sillogismo perfetto: la maggiore dev'essere la legge generale, la minore l'azione conforme o no alla legge, la conseguenza la libertà o la pena.
Pagina 65 - ... miserabili essere la vittima dei falsi raziocini, o dell'attuale fermento degli umori di un giudice, che prende per legittima interpretazione il vago risultato di tutta quella confusa serie di nozioni che gli muove la mente. Quindi veggiamo gli stessi delitti, dallo stesso tribunale puniti diversamente in diversi tempi, per aver consultato non la costante e fissa voce della legge, ma l'errante instabilità delle interpretazioni.
Pagina 134 - V'era in un bicchiere sopra la finestra una rosa. — Ti prego di portarmi quella rosa — mi disse. Gliela portai. Ed ei l'offerse al vecchio chirurgo, dicendogli: — Non ho altro a presentarle in testimonianza della mia gratitudine.
Pagina 144 - ... Quando innocenza di sue bianche penne Gelosa ci cuopria. Salve , o gran culla Del sangue di lafeto , o valle aprica Di...
Pagina 160 - ... autore, e di fuori la stessa epigrafe posta sullo scritto. Se da questo non sarà vinto il premio, la polizza non aprirassi e sarà bruciata. Sono esclusi dal concorso i soli Accademici residenti.
Pagina 64 - Non v'è cosa più pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge. Questo è un argine rotto al torrente delle opinioni. Questa verità, che sembra un paradosso alle menti volgari, più percosse da un piccol disordine presente che dalle funeste ma rimote conseguenze che nascono da un falso principio radicato in una nazione, mi sembra dimostrata.
Pagina 75 - Ma le divisioni provinciali, il sistema feudale d'Europa, e le cattedre della letteratura, usurpate da gente senza amor di patria e senza cuore, allontanarono dalle guerre del secolo XVI le grandi teorie degli antichi. Molte furono le battaglie, poche le risultanze: si operò sempre e non si meditò mai. E mentre la fortuna e le passioni governavano la guerra, innumerevoli traduttori...
Pagina 144 - De' suoi pensier vivace gli sfavilla La rimembranza delle cose eterne : Quindi in cor lentamente il suo corruccio Divora e ai luminosi astri solleva Le appannate pupille. In simil forma Dei pennuti il maggior, cui da infuocato , Celere piombo fu reciso il nervo Dell' ala , il penetrante occhio sospinge Ver l'altezze perdute e nell' afflitta Alma rincorre la memoria acerba, Quando signor dell...

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