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Che il caualliere per far bene a quelle donzelle le mandò tutte con la buona nuoua al Re & quel che fecero. Cap. XCV.

Che uenuto il Re, la donzella gli diede la lettera della principessa, l'allegrezza che si fece, & i doni che ottennero. Cap. XCVI.

Che furono apparecchiate giostre & torneamenti, & la pompa che fu ordinata per riceuerli dal Re di Alcanzara. Cap. XCVII.

Con quanta pompa fosse sollennizzata la entrata di queste principesse, & il grande honore, che fu fatto al caualliere da 'i draghi. Cap. XCVIII.

La pomposa giostra che fu fatta il dì seguente, & che ne rimase uittoriosa la bella Martiana con riceuer somma lode da tutti. Cap. XCIX.

Che il cauallier dallo alicorno riporto il pregio della giostra del secondo dì, & che del terzo n' ebbe l' honore il caualliere da i galli d'oro. Cap. C. Che finite quelle gran feste, dalla gran corte del Re di Alcanzara, una donzella trasse dalla corte la ualorosa Martiana & il cauallier dallo alicorno. Cap. CI. Che Lisuarte il dì seguente si presento al Re con la Reina di Albumoro domandando licenza per la impresa contra i giganti, & che si fece apparecchio. Cap. CII.

Che fu mandata la disfida a i giganti, & che il principe Saladino & il cavallier da i galli d'oro si offersero di entrar bisognando in battaglia con lui. Cap. CIII.

Che uennero i duo fratelli giganti, & che si confermaron le conditioni della battaglia. Cap. CIV.

Che fu ordinato il dì della battaglia, & il brauar de i giganti, le parole che passaron fra Salamandra & il principe Saladino. Cap. CV.

Che i cauallieri si condussero in campo con i duo giganti, & quel che disse il Re alla Reina & all' altre. Cap. CVI.

Che fu principiata la gran battaglia fra i duo cauallieri & i duo giganti, & in qual modo i cauallieri rimasero uincitori. Cap. CVII.

Che i duo fratelli per la cortesia che uiddero in Lisuarte si dieron per uinti senza piu combattere, & l'allegrezza che si fece. Cap. CVIII.

Le cortesi parole de i duo giganti, & come fu il Re di Albumoro liberato di prigione da loro, & la allegrezza che in questa corte si fece. Cap. CIX.

Il dolce ragionamento che fu fra la principessa Salamandra & il principe Saladino, & come ella gli promise che quando fosse guarito haurebbe potuto parlarle in secreto. Cap. CX.

Che il cauallier da i draghi fu introdotto la sera alle stanze della bella Antidora & i ragionamenti che hebbero insieme. Cap. CXI.

Che Saladino guarito che fu, parlò nel medesimo modo di notte con la sua Salamandra, & che si sposarono in secreto, essendo ella fattasi co 'l cuore christiana. Cap. CXII.

Che tornò la sera seguente il principe Saladino, & che col suo amor passò piu inanzi che la notte precedente, & che fu liberato il Re di Albumoro. Cap. CXIII.

Quel che disse il cauallier da i galli d'oro al Re, & che liberato con lo heremita, fu cagione che fossero tutti gli altri liberati per suo amore, & che partiron per la città. Cap. CXIV.

Le amorevoli accoglienze, che si fecero la Reina & il Re di Albumoro con le figliuole, & il riceuimento fattogli dentro la città dal Re & dalla Reina di Alcanzara. Cap. CXV.

Che fu sposata la principessa di Albumoro in secreto da Saladino che dormi seco. Cap. CXVI.

Che il dì seguente si tramò questo matrimonio & quel dì Giglidora, & che fu concluso, & furon fatte sollenni feste. Cap. CXVII.

Quel che ragionò Lisuarte con Antidora nel fatto del suo amore, & quel che ella le rispose. Cap. CXVIII.

Che danzarono, & la notte parlò Lisuarte con Antidora gran pezza, & quel che ne ottenne, & come partì il Re di Albumoro con la Reina, i generi & le figliuole. Cap. CXIX.

Che il principe di Orano lesse la lettra del sauio vecchio, & ricevuto il dono con grande allegrezza si mise nella aventura del lago incantato. Cap. CXX.

L'ansietà di questa Infanta per il pericolo del caualliere, & quel che a lui auuenne nell' entrare & nello uscir del lago. Cap. CXXI.

Quel che uolle far la Infanta pe 'l caualliere & non pote, & quel che al principe auuenne in questo lago incantato. Cap. CXXII.

Quel che fece il principe di Orano per entrare nel palagio incantato & gli impedimenti che se gli opposero, dopo l' hauer la porta aperta. Cap. CXXIII.

La gran battaglia che fu fra i duo cauallieri & la marauiglia delle dame che la mirauano, & il fine che ebbe. Cap. CXXIV.

Il fine che hebbe questa battaglia, & che il centauro prese amor grande al cauallier, & la festa che ne fecero le dame. Cap. CXXV.

Che ridusse anco amico suo questo principe l'ultimo caualliere, & che era egli, & chi eran il gigante, & la gigantessa. Cap. CXXVI.

Che il principe di Orano vincendo quelle difficoltà, salì le scale, & prese

la Maga disfacendo l'incanto. Cap. CXXVII.

Che il principe Flordauro finì di tirar a fine l'aventura del lago incantato, & che prese la Maga. Cap. CXXVIII.

Che si dichiara chi era il cauallier dell' ultimo portico, & chi era il gigante, & la donzella di gran statura. Cap. CXXIX.

Che disencantati tutti & guarito il caualliere, la Maga apparecchiò il partire, & quel che successe fra Elidamanta & Perione. Cap. CXXX.

Che Elidamanta & Perione conseguiron lo effetto de i loro amori, & che si diede ordine alla partita fuor di quel lago disencantato, Cap. CXXXI.

La nuoua che hebbe il principe di Orano del pericolo & del regno di Siponto, & che fu risoluto di andar a soccorrerlo. Cap. CXXXII. ·

Quel che auuenne alla bella Martiana, & come andò in soccorso della Reina Lucidiana, & l'allegrezza che ella ne fece. Cap. CXXXIII.

Quel che auuenne al Duca di Alta torre, & come essendo sbarattato fu soccorso dalla ualorosa Martiana & dal cauallier dallo alicorno. Cap. CXXXIIII.

Che fu mandata la bella Martiana a soccorrer la Reina restando quiui il

cauallier dallo alicorno & quel che ui seguì. Cap. CXXXV.

Che la Reina hebbe l'auuiso della uenuta del famoso cauallier della uer

gine, quel che le disse la guida, & quel che fece Martiana nel passar pe 'l campo. Cap. CXXXVI.

La gran festa che al cauallier dalla uergine fece la Reina, & quel che le auuenne nel uederlo, & quel che disse. Cap. CXXXVII.

Che l'Infanta di Guardastagno sentì piacer singolare della nuova del lago disencantato, & che uenne nel regno di Orano in soccorso della Reina. Cap. CXXXVIII.

Quel che fece il cauallier dall'alicorno nel campo del Re di Saba con l'aiuto del soccorso che gli uenne dalla signora donzella cacciatrice. Cap. CXXXIX. La grande allegrezza, che fu fatta nella città di Orano per la uittoria del cauallier dell'alicorno, & quel che fece la ualente Martiana. Cap. CXL.

Che il principe di Orano giunse nel regno di Siponto con la sua compagnia, & in che termine trouasse il fatto della guerra, & quel che fece. Cap. CXLI.

Che il principe Lisuarte giunse nel regno del Giappone, & l'honor che gli fu apparecchiato. Cap. CXLII.

L'honore, & la festa che si fece al principe Lisuarte, & quel che successe alla Infanta nel uederlo. Cap. CXLIII.

Quel che passò fra Lisuarte & la Infanta del Giappone, & le molte feste che a questo principe furon fatte. Cap. CXLIIII.

Che si ragionò dopo molte feste della battaglia, che si hauea da far co 'l gran Seluaggio, & quel che per il parer del Re fu ordinato. Cap. CXLV.

Che l'Araldo arriuò nell' Isola del gran Seluaggio, & spiegò la sua disfida, & quel che ei rispose. Cap. CXLVI.

Che Lisuarte ottenne la gioia dalla Infanta, & che ella uolle, che hauesse una sua donzella seco, & che partì con gran dolore di lei. Cap. CXLVII.

La gran battaglia che seguì quella notte & il fine che hebbe, & che il Re il dì seguente sloggiò co 'l suo campo. Cap. CXLVIII.

Che Ardelia & l'altre entraron nella città, & che riconobbe quiui la bella Martiana sua figliuola, & quel che fra loro auuenne. Cap. CXLIX.

Che il Re di Saba & Claristoro Re del Montelibeo disfidaron per terminar la guerra tre cauallieri con loro a battaglia, & che fu la disfida accettata. Cap. CL. Che i tre cauallieri entraron nella città, & il grande honor che lor fu fatto, & i ragionamenti, che hebbero con le lor donne & con la Reina. Cap. CLI.

Che la Reina Lucidiana seppe dalla Maga chi era il cauallier dalla spera, & che ella gli scoperse chi era, & gli diede nuoua che il caualliere da i draghi ueniua. Cap. CLII.

Che i Re uennero a uisitar la Reina, & che il Re di Montelibeo si innamorò della Infanta di Guardastagno, & quel che passò in quella corte. Cap. CLIII. La grande & spauentosa battaglia cominciata fra i diece cauallieri, & quel che successe nel fin di essa. Cap. CLIIII.

Che la Reina honorò molto i Re, & quel che auuenne nel fatto dell'amor loro, & quel che dissero alla Reina & alla Infanta. Cap. CLV.

Le amorose parole che passaron fra i Re & la Reina & l' Infanta, & quel che alla Reina disse la Maga, & il consiglio che le diede intorno a questo amore. Cap. CLVI.

Che scoperti i Re i loro amori alla Reina & all' Infanta hebbero grate risposte, & che Perione di Gaula concluse matrimonio fra loro. Cap. CLVII.

L'allegrezza che in questa corte si fece per queste nozze, & che furon concluse l'altre fra il Re di Saba & la Infanta, & quel che passò fra loro. Cap. CLVIII.

Le gran cose in arme fatte dal cauallier dal lago incantato & suoi compagni nella guerra di Siponto contra il Re della Facea. Cap. CLIX.

Che giunsero le genti del soccorso al cauallier dal lago incantato, & ui giunse il cauallier da i draghi co 'l gigante suo amico, & l'honor che gli fu fatto. Cap. CLX.

Che giunse alla città di Siponto il principe Perione con la sua compagnia & il gran riceuimento che fu lor fatto, & che si apparecchiarono a uscire. Cap. CLXI.

Che uenuta la donzella i cauallieri entrarono in campo, & che il principe Lisuarte & il compagno rimasero uincitori. Cap. CLXII,

Che Vrganda & Alchifo ricondussero Lisuarte e Perione nell' incanto della Reina Zirfea, & quel che a quei principi dissero & scrissero. Cap. vltimo. F. 495 vo. Il fine dell'aggiunta di Lisuarte di Grecia.

In Venetia per Michele Tramezzino. MDLXIIII.

1599.

<< Si ristampò in Venezia, Griffio» Melzi, 768.

* 1610.

<< Ivi, Spineda » Melzi, ibid.

1630.

LISVARTE || DI GRECIA || FIGLIVOLO DELLO || IMPERATORE || SPLANDIANO. || LIBRO SECONDO, || Chiamato AGGIVNTA; || Di nuouo ritrouato, & tradotto nella lingua Italiana, || per M. Mambrino Roseo. || [Marque] || IN VENETIA, MDCXXX. || Appresso Lucio Spineda.

In-8 de 14 ffnc., 2 ff. blancs [manquent] 495 ff., 1 f. [? blanc, manque ici].
Communiqué par M. A. Picard, libraire à Paris.

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Melzi, ibid.

F. +2. TAVOLA || DE' CAPITOLI || DELL' AGGIVNTA || DI LISVARTE.

F. 1. LISVARTE || DI GRECIA, || LIBRO SECONDO.
F. 495 vo. Il fine dell'aggiunta di Lisuarte || di Grecia.
Réimpression, page à page, de l'édition de 1564.

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Quelques Manuscrits fort précieux

(Continuation: v. La Bibliofilia, vol. XIII, pag. 13-19).

Horae. Manuscrit sur vélin, de l'école française, du milieu du XVe siècle. in-4. Avec 10 grandes miniatures ornées de bordures, 9 petites figures, 9 listels, une quantité de lettrines ornées et bouts de lignes. Ais de bois rec. de velours pourpre, les gardes de soie rouge. (32199).

Ce riche manuscrit est écrit sur 92 ff. en lettres bâtardes, en rouge, bleu et noir, réglé, 24 lignes à la page; le Calendrier, en français, est écrit sur 2 colonnes.

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1: Saint Jean dans

-

4: l'Etable de

Les sujets représentés dans les miniatures sont l'île de Pathmos. 2: l'Annonciation. 3 la Visitation. Bethleem. 5: l'Annonciation aux Bergers. 6 l'Adoration des Mages. -7 la Présentation au Temple. 8: la Fuite en Egypte. 9: le Couronnement de la Vierge. 10: la Pentecôte. La plupart des figures sont peintes sur un fond de paysage remarquable par la perspective et la variété des tons. Les bordures, très variées, se composent de rinceaux, fleurs, fruits, oiseaux et grotesques, le tout rehaussé d'or et d'un bel effet. Les petites miniatures représentent des saints et des épisodes de l'histoire sainte. Au verso du f. 18 on trouve un écusson tenu par 2 lions. A la fin du manuscrit les mêmes armoiries tenues par 3 animaux grotesques.

Ce riche et beau manuscrit, soigneusement peint, se distingue par l'harmonie des couleurs employées, par l'heureux groupement des personnages, par les costumes et la perspective. Il est à grandes marges et d'une conservation admirable. Les bordures peintes en couleur brune et les bucardes sont caractéristiques et font supposer que le ms. a été exécuté pour un grand seigneur d'Espagne. (Voir la planche).

Horae. Manuscrit sur vélin, du commencement du XVe siècle, exécuté en France. in-4. Avec 12 miniatures encadrées, chaque page décorée d'une bordure latérale, des initiales de différente grandeur, des listels et bouts de lignes. Veau bleu, fil. et riches ornem., dos orné, tr. dor. (29003).

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Livre d'Heures très riche, formé de 135 ff. réglés, écrit en grosses lettres gothiques, en rouge et noir. Le Calendrier est en français. Les miniatures sont ainsi réparties 1: l'Annonciation 3 la Nativité. 4 l'Annonciation aux Bergers. des Mages. 6 la Circoncision.

sitation.

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2: la Vi5: l'Adoration

7 la Fuite en Egypte. 8 le Couronne

:

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