L'uomo senza inconscio: Figure della nuova clinica psicoanalitica

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Raffaello Cortina Editore - 352 pagine
L'autore ripensa in modo originale le più diffuse psicopatologie del disagio contemporaneo della civiltà: anoressie, bulimie, obesità, tossicomanie, depressioni, attacchi di panico, somatizzazioni. La sua tesi è che in tutte queste nuove forme del sintomo il soggetto dell'inconscio, cioè il soggetto del desiderio, non sia più il protagonista della scena. Piuttosto, al centro della nuova clinica è la difficoltà soggettiva di accedere al desiderio, è l'assenza, lo spegnimento, la morte del desiderio. Prevalgono l'apatia, l'indifferenza, il vuoto, la fatica di esistere. In questo senso la nuova clinica è una clinica dell'antiamore, una clinica che non è più centrata, come accadeva in quella classica della nevrosi, sulle vicissitudini della vita amorosa: il soggetto ipermoderno appare come un soggetto smarrito, senza centro, dominato dalla spinta compulsiva a un godimento solitario (narcisistico e cinico) che esclude lo scambio simbolico con l'Altro.
 

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Informazioni sull'autore (2011)

Massimo Recalcati, tra i più noti psicoanalisti in Italia, ha insegnato alle Università di Pavia e Verona. Dal 2007 è direttore scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata). Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, «L’uomo senza inconscio» (2010), i due volumi su Jacques Lacan (2012-2016), «Cosa resta del padre?» (2017), «Contro il sacrificio» (2017), «Alimentare il desiderio» (con M.A. Rugo, 2019), «Le nuove melanconie» (2019) e «Esiste il rapporto sessuale?» (2021).

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