Ballata mia, se alcun non t'appara,
Io non men curo, per ciò che nessuno, Com' io, ti può cantare.
Una fatica sola ti vo' dare,
Che tu ritruovi Amore, e a lui sol uno,
Quanto mi sia discara
La trista vita amara
Dimostri a pien, pregandol che 'n migliore
Porto ne ponga per lo suo valore.
Lagrimando dimostro, ec.
Dimostrarono le parole di questa canzone assai chiaro qual fosse l'anima di Filostrato, e la cagione: e forse più dichiarato l'avrebbe l'aspetto di tal donna nella danza era, se le tenebre della sopravvenuta notte il rossore nel viso di lei venuto non avesser nascoso. Ma poi che egli ebbe a quella posta fine, molte altre cantate ne furono, infino a tanto che l'ora d'andare a dormire sopravenne: per che, comandandolo la Reina, ciascuna alla sua camera si raccolse.
Comincia la prima giornata del DECAMERON, nella quale, dopo la dimostrazione fatta dall'autore, per che cagione avvenisse di doversi quelle persone, che appresso si mostrano, ragunare a ragionare insieme, sotto il reggimento di Pampinea si ragiona di quello che più aggrada a ciascheduno.
Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna, la quale lui d'esser di lei innamorato voleva far vergognare.
Finisce la prima giornata del DECAMERON: inco- mincio la seconda, nella quale, sotto il reggimento di Filomena, si ragiona di chi, da diverse cose infestato, sia, oltre alla sua speranza, riuscito a lieto fine.
Nov. I. Martellino, infingendosi d'essere attratto. sopra santo
Arrigo fa vista di guarire, e, conosciuto il suo inganno, è bat-
tuto, e poi, e preso et in pericolo venuto d'esser impiccato per la
gola, ultimamente scampa
Nov. III. Tre giovani, male il loro avere spendendo, impoveri-
scono; de' quali un nepote, con uno abate accontatosi tornan-
dosi a casa per disperato, lui truova essere la figliuola del re
d'Inghilterra, la quale lui per marito prende, e de' suoi zii ogni
danno ristora, tornandogli in buono stato.
Nov. IV. Landolfo Ruffolo, impoverito, divien corsale, e da'Geno-
vesi preso, rompe in mare, e sopra una cassetta, di gioje carissime
piena, scampa, et in Gurfo ricevuto da una femmina, ricco si
torna a casa sua.
Andreuccio da Perugia, venuto a Napoli a comperar ca-
valli, in una notte da tre gravi accidenti soprapreso, da tutti
scampato, con uno rubino si torna a casa sua
Nov. VI. Madonna Beritola, con due cavriuoli sopra una isola
trovata, avendo due figliuoli perduti, ne va in Lunigiana: quivi
l'un de figliuoli col signor di lei si pone, e colla figliuola di lui
giace, et è messo in prigione. Cicilia ribellata al re Carlo, et il
figliuolo riconosciuto dalla madre, sposa la figliuola del signore,
et il suo fratello ritrovato, in grande stato ritornano
Nov. VII. - Il Soldano di Babilonia ne manda una sua figliuola a
marito al re del Garbo, la quale per diversi accidenti in spazio
di quattro anni alle mani di nove uomini perviene in diversi
luoghi: ultimamente, restituita al padre per pulcella, ne va al re
del Garbo, come prima faceva, per moglie
Nov. VIII.
Bernabò da Genova, da Ambrogiuolo ingannato, perde
il suo, e comanda che la moglie innocente sia uccisa. Ella
scampa, et in abito d'uomo, serve il Soldano: ritrova lo'nganna-
tore, e Bernabò conduce in Alessandria, dove lo'ngannatore punito,
ripreso abito feminile, col marito ricchi si tornano a Genova. .
Nov. X.- Paganino da Monaco ruba la moglie a messer Ricciardo
da Chinzica, il quale, sappiendo dove ella è, va, e divenuto amico
di Paganino raddomandagliele, et egli, dove ella voglia, gliele
concede. Ella non vuol con lui tornare, e, morto messer Ric-
ciardo, moglie di Paganin diviene
Finisce la seconda giornata del DECAMERON: in- comincia la terza, nella quale si ragiona, sotto il reggimento di Neifile, di chi alcuna cosa molto da lui disiderata con industria acquistasse, o la perduta ricoverasse.
sepoltura, è messo in prigione, e fattogli credere, che egli è in
purgatóro; e poi risuscitato, per suo nutrica un figliuolo dello
abate, nella moglie di lui generato
Nov. IX. Giletta di Nerbona guerisce il re di Francia d' una
fistola: domanda per marito Beltramo di Rossiglione, il quale,
contra sua voglia sposatala, a Firenze se ne va per sdegno, dove,
vagheggiando una giovane, in persona di lei Giletta giacque con
lui, et ébbene due figliuoli; per che egli poi, avutola cara, per
moglie la tiene. .
Alibech diviene romita, a cui Rustico monaco insegna
rimettere il diavolo in inferno: poi, quindi tolta, diventa moglie
di Neerbale
Finisce la terza giornata del DECAMERON, et in- comincia la quarta, nella quale, sotto il reggimento di Filostrato, si ragiona di coloro, li cui amori eb- bero infelice fine.
Tancredi prenze di Salerno uccide l'amante della figliuola,
e mandale il cuore in una coppa d'oro: la quale, messa sopr'esso
acqua avvelenata, quella si bee, e così muore
Nov. II. Frate Alberto dà a vedere ad una donna che l'Agnolo
Gabriello è di lei innamorato, in forma del quale più volte si
giace con lei: poi, per paura de'parenti di lei, della casa gitta-
tosi, in casa d'uno povero uomo ricovera, il quale in forma
d'uomo salvatico il dì seguente nella piazza il mena, dove, rico-
nosciuto, è da' suoi frati preso e incarcerato
Nov. III. Tre giovani amano tre sorelle, e con loro si fuggono
in Creti: la maggiore per gelosía il suo amante uccide: la se-
conda, concedendosi al duca di Creti, scampa da morte la prima,
l'amante della quale l'uccide, e con la prima si fugge: ènne in-
colpato il terzo amante con la terza sirocchia; e presi il con-
fessano, e per tema di morire, con moneta la guardia corrompono,
e fuggonsi poveri a Rodi, et in povertà quivi muojono
Nov. IV. Gerbino, contra la fede data dal re Guiglielmo suo
avolo, combatte una nave del re di Tunisi per tòrre una sua
figliuola, la quale uccisa da quegli che su v'erano, loro uccide,
et a lui è poi tagliata la testa.
Nov. V. I fratelli dell' Isabetta uccidon l'amante di lei: egli
l'apparisce in sogno e mostrale dove sia sotterrato. Ella occulta-
mente disotterra la testa e mettela in un testo di bassilico; e
quivi su piagnendo ogni dì per una grande ora, i fratelli gliele
tolgono, et ella se ne muor di dolore poco appresso
Nov. VI. L'Andreuola ama Gabriotto: raccontagli un sogno ve- duto, et egli a lei un altro: muorsi di subito nelle sue braccia: mentre che ella con una sua fante alla casa di lui nel portano, son presi dalla Signoría, et ella dice come l'opera sta: il Podestà la vuole sforzare: ella nol patisce: sentelo il padre di lei, e lei,
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