Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1877 |
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Pagina vii
... alquanto dagli amori valsero le commozioni civili accadute sotto la tirannía del Duca di Atene , alla cui cacciata il Boc- caccio trovossi presente , e ne scrisse il racconto nel libro IX degli Illustri infelici . Ma ben poco restò ...
... alquanto dagli amori valsero le commozioni civili accadute sotto la tirannía del Duca di Atene , alla cui cacciata il Boc- caccio trovossi presente , e ne scrisse il racconto nel libro IX degli Illustri infelici . Ma ben poco restò ...
Pagina 13
... alquanto le leggi ri- strette al piacere , che allora , per le cagioni di sopra mostrate , erano , non che alla loro età , ma a troppo più matura , larghis- sime ; nè ancora dar materia agl ' invidiosi , presti a mordere ogni laudevole ...
... alquanto le leggi ri- strette al piacere , che allora , per le cagioni di sopra mostrate , erano , non che alla loro età , ma a troppo più matura , larghis- sime ; nè ancora dar materia agl ' invidiosi , presti a mordere ogni laudevole ...
Pagina 18
... alquanto alle nostre strade , di varj albuscelli e piante tutte di verdi fronde ripieno , piacevoli a riguardare . In sul colmo della quale era un palagio con bello e gran cortile nel mezzo , e con loggie , e con sale , e con camere ...
... alquanto alle nostre strade , di varj albuscelli e piante tutte di verdi fronde ripieno , piacevoli a riguardare . In sul colmo della quale era un palagio con bello e gran cortile nel mezzo , e con loggie , e con sale , e con camere ...
Pagina 45
... alquanto sentendo il monaco , e credendo lui esser tornato dal bosco , avvisò di riprenderlo forte , e di farlo incarcerare , acciò che esso solo possedesse la guadagnata preda ; e , fatto- selo chiamare , gravissimamente e con mal viso ...
... alquanto sentendo il monaco , e credendo lui esser tornato dal bosco , avvisò di riprenderlo forte , e di farlo incarcerare , acciò che esso solo possedesse la guadagnata preda ; e , fatto- selo chiamare , gravissimamente e con mal viso ...
Pagina 48
... alquanto a maravigliarsi , conoscendo quivi , che quantunque le vivande diverse fossero , non per tanto di niuna cosa essere altro che di galline . E come che il rè conoscesse il luogo là dove era , dovere esser tale che copiosamente di ...
... alquanto a maravigliarsi , conoscendo quivi , che quantunque le vivande diverse fossero , non per tanto di niuna cosa essere altro che di galline . E come che il rè conoscesse il luogo là dove era , dovere esser tale che copiosamente di ...
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Parole e frasi comuni
abate acciò adunque ajuto alcuna allato alquanto altra Ambrogiuolo amore andare andò Andreuccio appresso assai avanti avarizia avea avea nome avendo avesse avvenne basciò bassilico bella Bernabò Boccaccio buona camera casa chè chiamato Ciappelletto ciascuno Cicilia Cipri colei colla cominciò compagnía conoscendo costui credo Currado DECAMERON dendo dicendo dimora Dioneo dire disiderava domandò dormire erano Ermellina essendo fante fare fece femina Ferondo festa figliuola Filostrato gentil donna gentile uomo Giannotto giovane GIOVANNI BOCCACCIO gittò Giudeo gran grandissimo Guiglielmo guisa gulosità Iddio infermità lagrime lasciò lieta limosina Madonna mandò mangiare maravigliò marito medesimo mente mercatante messer moglie monaco morte mostrare niuna noja notte novella onesta onore padre Paganino Pamfilo Pampinea parole piacere potè Prenze preso priego quivi raccontare ragionare Reina Ricciardo rispose Rossiglione Saladino santo sapere seco sentendo sì come colui stare strignendolo Tedaldo tornò tosto trovò udendo udito uomini valente uomo vedere veggendo venire volere
Brani popolari
Pagina 3 - ... intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani, nel pestilenzioso tempo della passata mortalità fatta, e alcune canzonette dalle predette donne cantate a lor diletto.
Pagina 40 - Valente uomo, io ho da più persone inteso che tu se' savissimo, e nelle cose di Dio senti molto avanti; e per ciò io saprei volentieri da te, quale delle tre Leggi tu reputi la verace, o la giudaica, o la saracina, o la cristiana.
Pagina 179 - Egli sarebbe meglio a star con diavoli: elle non sanno delle sette volte le sei quello che elle si vogliono elleno stesse. — Ma poi, partito* il lor ragionare, cominciò Masetto a pensare che modo dovesse tenere a dovere potere esser con loro; e conoscendo che egli sapeva ben fare quegli servigi che...
Pagina 93 - ... come rozzo e poco cauto più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa de
Pagina 40 - Saladino, il valore del qual fu tanto che non solamente di piccolo uomo il fé' di Babilonia soldano, ma ancora molte vittorie sopra li re saracini e cristiani gli fece avere, avendo in diverse guerre e in grandissime sue magnificenze speso tutto il suo tesoro, e per alcuno accidente sopravvenutogli bisognandogli una buona quantità di...
Pagina 299 - Lorenzo teneva nascoso; e poi che molto vagheggiato l'avea, sopr'esso andatasene, cominciava a piagnere e per lungo spazio, tanto che tutto il bassilico bagnava, piangea.
Pagina 2 - Esse dentro a' dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno provato e provano; e oltre a ciò, ristrette da' voleri, da' piaceri, da' comandamenti de' padri, delle madri, de
Pagina 8 - ... petti degli uomini e delle donne, che l'un fratello l'altro abbandonava, e il zio il nipote e la sorella il fratello, e spesse volte la donna il suo marito ; e (che maggior cosa è, e quasi non credibile) li padri e le madri i figliuoli quasi loro non fossero, di visitare e di servire schifavano. Per la qual cosa a coloro, de...
Pagina 266 - Salerno fu signore assai umano e di benigno ingegno (se egli nello amoroso sangue nella sua vecchiezza non s' avesse le mani bruttate) , il quale in tutto lo spazio della sua vita non ebbe più che una figliuola, e più felice sarebbe stato se quella avuta non avesse.
Pagina 27 - Io ho, vivendo, tante ingiurie fatte a Domenedio che, per farnegli io una ora in su la mia morte, né più né meno ne farà.