L'arte di scrivere in prosa, per esempii e per teoriche: ovvero Istituzioni de eloquenza, Volume 2Barbèra, Bianchi, 1857 |
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ovvero Istituzioni de eloquenza. cennar questo sacrificio appresso a dove son morti ; e che Marte sia tornato , appresso alla morte loro , a ricombattere in cielo . Il campo dove si combatte è Flegra ; altri lo mettono in Tessaglia ...
ovvero Istituzioni de eloquenza. cennar questo sacrificio appresso a dove son morti ; e che Marte sia tornato , appresso alla morte loro , a ricombattere in cielo . Il campo dove si combatte è Flegra ; altri lo mettono in Tessaglia ...
Pagina 57
... morte che qui è agente , fa la tal cosa con sè stes- sa , parola in tutto vana e oziosa . La seconda polizza , la quale è del medesimo sentimento che la prima , ma per quanto si può giudicare , di diversa persona , ricercata del suo ...
... morte che qui è agente , fa la tal cosa con sè stes- sa , parola in tutto vana e oziosa . La seconda polizza , la quale è del medesimo sentimento che la prima , ma per quanto si può giudicare , di diversa persona , ricercata del suo ...
Pagina 84
... Morto fra Bartolommeo da San Concordio nel 1347 in età de- crepita , imperocchè visse intorno a 70 anni nella religione do- menicana , fu continuata la cronaca da frate Ugolino di ser ... morte , seguíta nel mese di 84 GENERE DIDASCALICO .
... Morto fra Bartolommeo da San Concordio nel 1347 in età de- crepita , imperocchè visse intorno a 70 anni nella religione do- menicana , fu continuata la cronaca da frate Ugolino di ser ... morte , seguíta nel mese di 84 GENERE DIDASCALICO .
Pagina 85
... morte di frate Alessandro Spina pisano , avvenuta nel 1313 in Pisa , con le seguenti pa- role : Frater Alexander de Spina , vir modestus et bonus , quæ- cunque vidit , aut audivit facta , scivit et facere . Ocularia ab aliquo primo ...
... morte di frate Alessandro Spina pisano , avvenuta nel 1313 in Pisa , con le seguenti pa- role : Frater Alexander de Spina , vir modestus et bonus , quæ- cunque vidit , aut audivit facta , scivit et facere . Ocularia ab aliquo primo ...
Pagina 88
... morte di quell ' eruditissimo gentiluomo . E qui a V. S. illustrissima bacio umilmente le mani . Firenze ec . - OSSERVAZIONI . Credemmo di dover riferire in ultimo luogo le lettere del Redi , perocchè questo autore , quantunque , come ...
... morte di quell ' eruditissimo gentiluomo . E qui a V. S. illustrissima bacio umilmente le mani . Firenze ec . - OSSERVAZIONI . Credemmo di dover riferire in ultimo luogo le lettere del Redi , perocchè questo autore , quantunque , come ...
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L' arte di scrivere in prosa per esempii e per teoriche ovvero istituzioni ... Visualizzazione completa - 1854 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 39 - VS mi scrive; ma nelle sue parole riconosco l'amore che mi porta; e le dico che per dipingere una bella, mi bisognerebbe veder più belle; con questa condizione, che VS si trovasse meco a far scelta del meglio: ma essendo carestia e di buoni giudici e di belle donne, io mi servo di certa idea che mi viene alla mente. Se questa ha in sé alcuna eccellenza d'arte, io non so: ben mi affatico di averla.
Pagina 144 - Duchessa, motteggiando e ridendo, facea che ancor da chi mai più veduta non l'avesse, fusse per grandissima signora conosciuta. E così nei circustanti imprimendosi, parea che tutti alla qualità e forma di lei temperasse; onde ciascuno questo stile imitare si sforzava...
Pagina 145 - ... quali sotto varii velami spesso scoprivano i circunstanti allegoricamente i pensier sui a chi più loro piaceva. Qualche volta nasceano altre disputazioni di diverse materie, ovvero si mordea con pronti detti; spesso si faceano imprese...
Pagina 144 - Il medesimo era tra le donne, con le quali si aveva liberissimo ed onestissimo commercio; che a ciascuno era licito parlare, sedere, scherzare e ridere con chi gli parea : ma tanta era la reverenzia che si portava al voler della signora Duchessa, che la medesima libertà era grandissimo freno...
Pagina 38 - Basta che, venendo l'una e l'altra da una medesima intelligenza, cioè scultura e pittura, si può far fare loro una buona pace insieme e lasciar tante dispute, perché vi va più tempo che a far le figure.
Pagina 100 - Mentre egli queste cose diceva , io gli teneva gli occhi fissi nel volto , e parevami di conoscere in lui un non so che di gentile e di grazioso.
Pagina 229 - Attribuisca il poeta alcune operazioni, che di gran lunga eccedono il poter degli uomini, a Dio, a gli Angioli suoi, a' demoni, oa coloro a' quali da Dio o da' demoni è concessa questa podestà, quali sono i santi, i maghi e le fate.
Pagina 103 - Io fattomi incontra al buon padre di famiglia, il salutai con quella riverenza che agli anni ed a' sembianti suoi mi pareva dovuta: ed egli rivoltosi al maggior figliuolo, con piacevol volto gli disse : Onde viene a noi quesl' oste, che mai più non mi ricordo d'avere in questa o in altra parte veduto?
Pagina 100 - ... frutti, quando io, ch'in abito di sconosciuto peregrino tra Novara e Vercelli cavalcava *, veggendo che già l'aria cominciava ad annerare e che tutto intorno era cinto di nuvoli e quasi pregno di pioggia, cominciai a pungere più forte il cavallo. Ed ecco intanto mi percosse...
Pagina 62 - ... ha i danari al creditore, non ha più cura di quella somma o di quella moneta, siccome non sua; ma fa...