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SAGGIO

STORICO-APOLOGETICO

DELLA

LETTERATURA SPAĠNUOLA

Contro le pregiudicate opinioni di alcuni moderni Scrittori Italiani.

DISSERTAZIONI

DEL SIGNOR ABATE

D. SAVERIO LAMPILLAS

PARTE II.

DELLA LETTERATURA MODERNA

TOMO II.

GENOVA MDCCLXXIX:

PRESSO FELICE REPETTO IN CANNETO

Con licenza de' Superior. **

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4788SQ

v. 2

pt.

63-867124

DISSERTAZIONE IV.

I sacri studj ristorati, promossi, illustrati
in Italia dagli Spagnuoli nel secolo XVI.
Memorie da servire di supplemento al tomo
VII. della Storia letteraria d'Italia.

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Gia

iacché i moderni Scrittori Italiani sono esattori cotanto folleciti di quella grata memoria, che debbe la Spagna a quei pochi Italiani, che la illuminarono nel secolo XVI.,dovrebbero manifestarsi non men folleciti di ricordare all'Italia il dovere di gratitudine verso tanti illuftri letterati Spagnuoli, i quali faliti alle prime cattedre ammaeftrarono gl' Italiani nelle più gravi ed utili scienze, e con pregiatissime opere fparfero copiosa luce fopra la letteratura Italiana. O questo poi no! Quelli che prendono a maeftri gl' Italiani vengono annoverati fra i benemeriti dell' Italiana letteratura, come vedremo ; quelli peró che vengono ad ammaeftrarli fono affatto dimenticati: quasi che foffe un affronto di quefta erudica, ed illuminata nazione il ricevere lume dalla straniera letteratura.

Eglino però soffriranno in pace che io

fquarci il velo con cui essi hanno occultato quel nobilissimo ftuolo di Spagnuoli, i quali al pari de' più famosi Italiani rendettero il secolo XVI. Italiano uno de' più gloriosi, che abbiano giammai avuto le lettere : merito che esigeva dall' erudito Storico della letteratura italiana il dare ad essi diftinto luogo tra que' celebri uomini che fono il più nobil foggetto della fua letteraria Storia. Acciocchè si veda chiaramente quanto sia fondata quefta pretensione, e quanto fiano giufti i miei lamenti contro il detto Storico, fentansi le ragioni a cui vengono appoggiati.

§. I.

I Letterati Spagnuoli illustratori e promotori del le lettere in Italia nel secolo XVI. hanno tutto il diritto d'occupare distinto posto nella Storia Letteraria del Sig. Ab. Tirab., da cui vengono dimenticati.

Nel fecondo tomo della prima parte di questo Saggio mi lamentai amichevolmente del Sig. Ab. Tirab., per aver egli negato il dovuto pofto a non pochi Spagnuoli benemeriti delle italiane let

tere. Non ftimò giufti i miei lamenti quell' erudito Scrittore; anzi credette di aver ragione per deriderli quasi indegne fanciullaggini. E per assicurare vieppiù il pubblico della sua parzialitá verso la noftra letteratura, e quanto fia perciò lontano dal voler diffimulare il merito de' noftri letterati, prega il fuo Corrispondente di voler leggere i volumi della fua Storia del secolo XVI., i quali non avea potuto leggere l' Abate Lampillas, quando pubblicò la prima parte del Sag. gio (a).

Sebben io abbia fempre letti con fomma avidità tutti i tomi della Storia letteraria d' Italia, per quel piacere che provo nell' eleganza, ed erudizione di quell' illuftre Scrittore, posso ben dire, che fu maggiore assai la mia premura di leggere i due ultimi appartenenti al secolo XVI. Quel giufto tenero affetto verso la mia nazione, che non voglio dissimulare, mi fpronava a scorrerli fulla fperanza di trovare in essi collocati nel meritato lume quei tanti letterati eroi, che venuti dalla Spagna fecero in Italia la piú luminosa comparsa.

Ma qual fu mai la mia forpresa al veder deluse le mie fperanze! Tornava una, ed altra volta a leggere il capo dove si vedono fchierati gl'

A 3

(a) Lettera pubblicata in Modena ecc.

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