Il mio Ali

Copertina anteriore
RIZZOLI LIBRI, 7 gen 2015 - 448 pagine
Questo libro raccoglie gli articoli scritti da Gianni Minà su Cassius Clay-Muhammad Ali dal 5 marzo 1971 ad oggi. Minà, per il Tg2 della Rai, seguiva, dall'inizio degli anni '70, l'avventura umana e sportiva del "mito americano con la faccia nera", il più prestigioso pugile del secolo appena trascorso. Una sorta di diario accompagnato dagli articoli, dettati "a braccio" nella notte, da Los Angeles o da Las Vegas, da Kinshasa o da Manila, al Corriere dello Sport e poi anche a la Repubblica e altri giornali. Queste cronache delle sfide pugilistiche di The Greatest con Frazier, Norton e Foreman caratterizzavano gli Stati Uniti di quegli anni, quelli del riscatto degli afroamericani, di Malcolm X, di Martin Luther King, delle conquiste de "l'altra America", l'America che lottava per l'affermazione dei "diritti civili". Cassius Clay, che per abbracciare la fede musulmana aveva cambiato il suo nome in Muhammad Ali, non solo fu al centro di questi eventi sportivi e sociali, ma ne fu in molti momenti uno dei protagonisti. Da allora fino a tempi più recenti quando, nel 1991, si impegnò perfino per la liberazione di alcuni cittadini nordamericani sequestrati in Iraq da Saddam Hussein. L'idea di questo viaggio, nei ricordi di quell'epoca professionale di Minà, è nata quasi casualmente dalla curiosità di sua moglie Loredana che, mettendo in ordine alcuni passaggi dello sterminato archivio cartaceo del giornalista, si è imbattuta in alcune cronache delle imprese del campione di Louisville e ne ha scoperto il fascino, segnalandolo acutamente nella postfazione. Per capire il fenomeno è sufficiente considerare che, dopo il suo rifiuto, negli anni '60, di andare a fare la guerra in Vietnam, è stata cambiata negli Stati Uniti la legge sull'obiezione di coscienza. Minà ha sempre avuto un'attenzione particolare per campioni complessi come Maradona, Mennea, Tommy Smith, Lee Evans, Baggio e Tomba. La sensibilità sulla vicenda di Cassius Clay, anche ora che il campione è afflitto dal morbo di Parkinson, ne è la prova e conferma la singolarità del libro, che, non a caso, è introdotto da un prologo di Mina, artista somma, ma anche indiscutibile esperta di boxe.

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Informazioni sull'autore (2015)

Gianni Minà è uno dei giornalisti italiani più conosciuti all’estero per i suoi reportage e documentari che hanno evoluto il linguaggio giornalistico della televisione. Ha seguito Mondiali e Olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli leggendari di Cassius Clay-Muhammad Ali, che ha seguito in tutta la sua vicenda umana e sportiva, fino a raccontarne il mito. La grande boxe, spiegata in 14 puntate, intitolata Facce piene di pugni, è uno dei suoi fiori all’occhiello, così come Storie del Jazz, un affresco di 4 puntate in cui era accompagnato, di volta in volta, da un grande della musica afroamericana come Stan Getz o Dizzy Gillespie. Memorabili i suoi reportage sulle lotte e il riscatto dell’America Latina, all’epoca delle dittature militari e delle ferite inferte alle popolazioni dalla crudele stagione del Plan Condor e della tragedia dei desaparecidos. Nell’82 il presidente Pertini gli ha consegnato il premio Saint-Vincent quale migliore giornalista televisivo dell’anno. Nel 1987 Gianni Minà ha intervistato per 16 ore Fidel Castro per un documentario diventato storico, nel quale il leader cubano, per la prima volta, ha raccontato la sua amicizia con “Che” Guevara e i sogni, realizzati e non, della rivoluzione cubana. Nel 2004 ha vinto, con il documentario In viaggio con “Che” Guevara, i festival di Montréal, Siviglia e il Nastro d’Argento. Nel 2007, per la serie di documentari Cuban memories, Minà è stato premiato alla carriera al Festival di Berlino con il Berlinale Kamera, il riconoscimento più prestigioso al mondo nel settore dei documentari. Tra i suoi libri: Fidel, Un continente desaparecido, Un mondo migliore è possibile, Il continente desaparecido è ricomparso e Politicamente scorretto, un riassunto di suoi articoli degli ultimi 10 anni. Una sua serie di 10 dvd su Diego Maradona, prodotta da Rai Eri, ha venduto, nel 2007, 1.300.000 copie, record nel mercato italiano. Attualmente MinИ edita e dirige la rivista di geopolitica Latinoamerica e tutti i sud del mondo

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