LiebesträumeGruppo Albatros Il Filo, 31 mar 2021 - 246 pagine La fitta coltre di nebbia che impediva di vedere il cielo, a qualsiasi ora del giorno, era davvero insolita. C’era chi lavorava tutto il giorno in miniera e quindi non ci faceva caso, chi scrollava le spalle non curandosene e c’era una vecchina che con le sue carte aveva letto che il colore che l’aria aveva da un mese fosse senza ombra di dubbio un cattivo presagio. Qualcosa di terribile stava per succedere nel castello di Cassano D’Adda, i Tarocchi dicevano sempre la stessa cosa: sangue e dolore. Ma anche se si sapeva a chi sarebbe successo, il corso ineluttabile del destino non si poteva cambiare, non si poteva fare nulla. Nella nebbia si celava la malvagità e l’avidità di un uomo crudele e la commovente storia d’amore senza tempo della contessina Miranda Varriale e del giovane Laerte. Passato e presente si intrecciano, un incubo si trasforma in un sogno d’amore che, nelle dolci note melodiche e romantiche di Liebesträume suonato al pianoforte, ci riporta nell’Ottocento anche se si dovrà aspettare oltre centocinquanta anni perché il sogno si realizzi. Daniela Iannone è nata a Roma nel 1982. Oltre a scrivere, collabora con registi per adattamenti cinematografici dei suoi inediti. Con il Gruppo Albatros Il Filo ha già pubblicato Il volto dello specchio (2005) e Il veleno dei santi (2015). |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
aiuto Alberto all’altra Alvise alzò andare andò annuì Anselmo appena arrivato ascoltare aspirina attacco di panico Attilio avete avrebbe avvicinò bambino Bosi braccia c’era camera capelli Carolina casa Cassano d’Adda castello cercò chiedere chiese chiuse gli occhi colpa cominciò Conte Varriale Contessa Clotilde Contessina continuò credere d’acqua davvero deciso Demetrio dispiace dolore domani Don Azeglio donna dormire dottor Ferri Dov’è erano fare farlo fece figlio Generale Béjart Giancarlo giorno giro Giustina guardò Irma l’altra l’amore l’aveva l’ha l’ho l’unico l’uomo lacrime Laerte lasciò Lavinia Madonna di Campiglio madre Mago Luce malattia di Alzheimer mano Marie Laurent Miranda moglie momento nonna notte nulla padre parlare passi paura pensare Philippe piangere pianoforte porta posso poteva preoccupato prese purtroppo quell’uomo Rachele ragazza respirare rispose riusciva sapeva sarebbe sembrava sentire sicuro siete sogno sorrise spalle sposa stanza stava svegliò Tarocchi testa tornò troppo trovare un’altra uscì Vacheron Constantin vedere voglio voleva vuoi