La Divina commedia di Dante AllighieriR. Decker, 1862 - 537 pagine |
Dall'interno del libro
Risultati 1-5 di 21
Pagina 40
... , dove il nocchier , forte , Uscite , ci gridò , qui è l'entrata . 82. Io vidi più di mille in sulle porte Da ' ciel piovuti , che stizzosamente Dicean : Chi è costui , che senza morte CITTÀ DI DITE . INFERNO VIII . 85- 114 . 40.
... , dove il nocchier , forte , Uscite , ci gridò , qui è l'entrata . 82. Io vidi più di mille in sulle porte Da ' ciel piovuti , che stizzosamente Dicean : Chi è costui , che senza morte CITTÀ DI DITE . INFERNO VIII . 85- 114 . 40.
Pagina 50
... gridò : Come Dicesti : egli ebbe ? non viv ' egli ancora ? Non fiere gli occhi suoi lo dolce lome ? 70. Quando s'accorse d ' alcuna dimora Ch ' io faceva dinanzi alla risposta , Supin ricadde , e più non parve fuora . 73. Ma quell ...
... gridò : Come Dicesti : egli ebbe ? non viv ' egli ancora ? Non fiere gli occhi suoi lo dolce lome ? 70. Quando s'accorse d ' alcuna dimora Ch ' io faceva dinanzi alla risposta , Supin ricadde , e più non parve fuora . 73. Ma quell ...
Pagina 57
... gridò : Forse Tu credi che qui sia il duca d ' Atene , Che su nel mondo la morte ti porse ? 19. Partiti , bestia , chè questi non viene Ammaestrato dalla tua sorella , Ma vassi per veder le vostre pene . 22. Qual è quel toro che si ...
... gridò : Forse Tu credi che qui sia il duca d ' Atene , Che su nel mondo la morte ti porse ? 19. Partiti , bestia , chè questi non viene Ammaestrato dalla tua sorella , Ma vassi per veder le vostre pene . 22. Qual è quel toro che si ...
Pagina 58
... gridò : Corri al varco ; Mentre ch'è in furia , è buon che tu ti cale . 28. Cosi prendemmo via giù per lo scarco Di quelle pietre , che spesso moviensi Sotto i miei piedi per lo nuovo carco . 31. Io gia pensando ; e quei disse : Tu ...
... gridò : Corri al varco ; Mentre ch'è in furia , è buon che tu ti cale . 28. Cosi prendemmo via giù per lo scarco Di quelle pietre , che spesso moviensi Sotto i miei piedi per lo nuovo carco . 31. Io gia pensando ; e quei disse : Tu ...
Pagina 59
... gridò da lungi : A qual martiro Venite voi , che scendete la costa ? Ditel costinci , se non , l'arco tiro . 64. Lo mio Maestro disse : La risposta Farem noi a Chiron costà di presso : Mal fu la voglia tua sempre si tosta . 67. Poi mi ...
... gridò da lungi : A qual martiro Venite voi , che scendete la costa ? Ditel costinci , se non , l'arco tiro . 64. Lo mio Maestro disse : La risposta Farem noi a Chiron costà di presso : Mal fu la voglia tua sempre si tosta . 67. Poi mi ...
Altre edizioni - Visualizza tutto
La Divina commedia di Dante Allighieri: Cantica terza, Paradiso Dante Alighieri Visualizzazione completa - 1864 |
Parole e frasi comuni
ACCIDIOSI alcun Allor altra altrui ambo amor anima ANTIPURG ANTIPURGATORIO appresso Arno assai avea Barbariccia beato Beatrice buon CANTO CANTO DECIMO CANTO OTTAVO CANTO SETTIMO CANTO TRENTESIMO cerchio ch'è Ch'io Chè ciascun ciel colui cominciò convien CORN cotal cotanto DANTE E VIRGILIO dico dietro dinanzi disio dissi divina dolce Donna dritto drizzò Duca EMPIREO eterno facea fece fiamma foco FORESE DONATI fummo gente GERIONE giro giuso gridò guarda Indi INFERNO INFERNO XXX innanzi l'altro l'anima l'occhio l'ombra laggiù loco luce lume Maestro maraviglia mente mondo monte mosse occhi omai PARAD PARADISO parea parlar parole passi Perocchè piange pianta Piccarda piè poco Poscia prego pria puote PURGATORIO quei quinci Quivi raggio ragion retro rispose rota santa spira spirto STAZIO stella suso terra tosto trista veder vedi vedrai veggio venir vidi VIII Virgilio virtù viso vista volse volto
Brani popolari
Pagina 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 13 - Per me si va nella città dolente; per me si va nell' eterno dolore; per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore; fecemi la divina Potestate, la somma Sapienza e il primo Amore.
Pagina 519 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Pagina 262 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Pagina 358 - Venir vedra'mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie Che la materia e tu mi farai degno.
Pagina 499 - ... io fossi figura di sigillo, a' privilegi venduti e mendaci ond' io sovente arrosso e disfavillo.
Pagina 495 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la .propria virtù che la sublima; 88 Fec' io in tanto, in quanto ella diceva, Stupendo ; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare ond
Pagina 97 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 27 - Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Pagina 28 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.